ALBO D'ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1792 AD OGGI - SITUAZIONE

Alla data del 31 MARZO 2023 sono stati inseriti in modo provvisorio:
Decorati individuali 3800
Decorati Collettivi 162

Lo Stemma della Associazione Seniores dello IASD

Associazione Seniores dello IASD: il blog

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Palazzo Salviati. La Storia

chi avesse note, notizie, documenti e indicazioni riguardante Palazzo Salviati è pregato di inviarlo all'indirizzo e mail quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org



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lunedì 10 marzo 2025

Attivazione Canale You Tube ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM


 

 Giovedi 8 Gennaio 2025 è stato aperto il Canale You Tube dedicato all'Istituto del Nastro Azzurro. Al momento sono previsti interventi settimanali volti a spiegare l'essenza dell'Istituto, ovvero la descrizione  dell'Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al Valor Militare basato sul Manifesto del Centenario, che riporta "Cosa è stato cosa è  casa fa e cosa farà in sedici quadri


 Titolo: ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM 

sabato 1 marzo 2025

ANNESSO BOLLETTINO NOTIZIE ALBO D'ORO N. 2 FEBBRAIO 2025

 

ANNESSO

A: BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

Situazione bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:

ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI

Email: albodoro@istitutonastroazzurro.org

 Indirizzo: Canale YOU TUBE: ISTITUTO NASTRO AZZURRO. CESVAM

ANNO III, N. 2, Febbraio 2025, 1  Marzo 2025

 

 III/2/451. La decodificazione di questi numeri è la seguente: III anno di edizione dell’annesso, 2 il mese di edizione di INFOCESVAM – ANNESSO ALBO D’ORO, 451, il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Dal mese di aprile 2024 riporta anche indicazioni e notizie su tutti i materiali editi dall’Istituto del Nastro Azzurro. Questo ANNESSO trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org. Dal 1 gennaio 2025 anche come report dei video pubblicati sul Canale You Tube dell’Istituto Nastro Azzurro - CESVAM

III/2/452 – Provincia di Fermo. È confermata la notizia che la nuova provincia delle Marche non ha alcun albo d’oro dei Decorati al Valor Militare.

III/2/453 – Provincia di Sondrio. Affidato nel mese scorso a Luigi Marsibilio l’inserimento dati di questa Provincia, alla data odierna sono stati inseriti il 20% dei Decorati della Provincia

III/2/454 – Cruscotto inserimento dati – Home Page Variazione. 1. Albo d’Oro dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1792 ad oggi. Aggiornamento: Albo d’Oro Decorati Italiani e Stranieri dal 1792 ad oggi

III/2/455 – Provincia di Pordenone. Utente Monica Apostoli. Sono stati inseriti tutti i Decorati. Mancano circa 300 motivazioni annesse.

III/2/456 – Provincia di Ascoli Piceno. Utente Claudio Fiori. La ricerca delle fonti procede. L’inserimento dei dati sulla base della fonte in uso è del 20%

III/2/457 -  Provincia di Treviso. L ‘Utente Laura Monteverde ha iniziato inserimento dei Decorati. Fonte definita “Provincia del Piave

III/2/458 - Cruscotto inserimento dati – Home Page Variazione. 1 Decorazioni Individuali. Aggiunta: Assegnazione Decorazione al Valore di Forza Armata

III/2/459 - Provincia di Frosinone. L’Utente Roberta Bottoni ha inserito il 20% dei Decorati

III/2/460 – Aldo Belvederesi, in accordo con Claudio Fiori, è entrato come utente per la Provincia di Fermo e per la Provincia di Ascoli Piceno

III/2/461 - Cruscotto inserimento dati – Home Page Variazione 1. Decorazioni Collettive. Aggiunta: Assegnazione Decorazioni di Valore di Forza Armata.

III/2/462 - Il Blog di riferimento per l’Albo d’Oro continua ad essere associazionismomilitare.blogspot.com aggiornato alla data odierna

III/2/463 Provincia di Roma. L’Utente Laura Tomasini ha inserito il 25% dei Decorati di detta Provincia

III/2/464 - Cruscotto inserimento dati – Home Page Informazioni. Variazione. 1 Guida all’inserimento. Inserito il blog di riferimento: www.associazionismomilitare.blogspot.com

III/2/465 - Utente Carlo Maria Magnani. Alla data odierna risulta aver inserito 8466 (precedente 8266) Decorati

III/2/466 - Sito Albo d’Oro. Home Page. Attivazione nel mese di marzo del comparto Guida all’Albo d’oro Nazionale Decorati al Valor Militare. (Roberto Orioli)

III/2/467 - Alla data odierna sono stati inseriti Decorati per un totale di 43182 unità.

III/2/468 - Nel mese di febbraio le sessioni di lavoro per aggiornamento dell’Albo d’Oro sono state quattro (venerdì 14, martedì 18, venerdì 21 Lunedi 24). La stessa cadenza si pensa di tenerla nel mese di marzo 2025.

III/2/469 - Cruscotto inserimento dati – Home Page Informazioni. Variazione. 1 QUADERNI ON LINE. Inserito il blog di riferimento: www.valoremilitare.blogspot.com

III/2/470 - La Direttrice della Biblioteca di Ancona anche a gennaio 2025 ha comunicato che non è possibile accedere al Fondo Santini per avere documentazione sul Valore Militare di Ancona. Nel mese di marzo si procederà all’inserimento dei Dati in possesso (Testo Valore Anconetano)

III/2/471 - Cruscotto inserimento dati – Home Page Informazioni. Variazione Pubblicazioni Inserito il blog di riferimento: www.storiainlaboratorio.blogspot.

III/2/472 - Sito Albo d’Oro. Home Page. Attivazione nel mese di marzo del comparto Guida all’Albo d’Oro Nazionale Decorati al Valore di Forza Armata. (Roberto Orioli)

III/2/473 - Utente Roberta Bottoni. Alla data odierna sono stati inseriti 5050 (precedente 4027) Decorati relativi alle varie provincie, tra cui Vicenza e Frosinone

III/2/474 - Cruscotto inserimento dati – Home Page. Visualizzazione Variazione. Inserito il CANALE YOU TUBE - Per accedere voce ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM.

giovedì 20 febbraio 2025

Rivista QUADERNI N. 4 DEL 2924 Ottobre Dicembre 2024 N. 34° della Rivista

 


Nota redazionale:

 

Ultimo numero dell’anno 2024, riporta, dopo l’editoriale, l’intervento di presentazione del Calendari0 Azzurro del 2025 dedicato al Valore Militare nella Guerra di Liberazione da parte di Antonio Vittiglio. LO stesso Calendario, creato e predisposto da Antonio Daniele nella sua interezza tipografica.

 

Il Mondo da cui viviamo, la Memoria, in Approfondimenti, Giorgio Madeddu pone alla attenzione generale le sue ricerche in merito alle prime Medaglie al Valore Militare del Regno di Sardegna, sostenendo tesi tanto originali quanto documentate. In Dibattiti, affronto il tema dei Rapporti tra il partito d’Azione ed il partito comunista in piena Guerra di Liberazione, con materiali per approfondire i variegati apporti della sinistra italiana nella nascente democrazia repubblicana. Osvaldo Biribicchi, in Dibattiti, tratta di un argomento dedicato alla Resistenza nell’Alto Lazio con testimonianze di chi allora protagonista degli eventi. In Archivio, Marco Maria Contardi ci illustra, dal punto di vista architettonico, come l’Esercito Italiano curi il patrimonio artistico ereditato dalle scelte derivanti dalle Leggi Siccardi del 1854. Questa parte, infine, si conclude con l’intervento di Davide Corona con un articolo sulla Guardia alla Frontiera, il Corpo confinario esisto dal 1933 al 1946.

 

Il Mondo in cui viviamo, la realtà d’oggi, porta. In “Una Finestra sul Mondo” un contributo di Nicolò Paganelli, utilizzando il sistema parametrale, dedicato a Cuba, mentre Massimo Dionisi, in Geopolitica delle Prossime Sfide, ci proietta già nel nuovo anno con le eventuali minacce che il Giubileo 2025 innesca come derivazione dei conflitti sia nel Mediterraneo che nella instabilità del Sahel. In chiusura, in Scenari, Regioni, Quadranti, tre carte commentate in merito ai rapporti tra Cina e Russia, ed alla presenza di questa in Africa. Le rubriche di chiusura rispecchiano la tradizione della Rivista. Infine da notare che, come conclusione dei 10 anni del CESVAM (25 settembre 2014 -25 settembre 2024) la II e la III Pagina di Copertina della Rivista riporta la Presenza del CESVAM in Rete e l’elenco delle pubblicazioni attivate. Un augurio migliore per questa data anniversaria non ci si poteva aspettare.

(massimo coltrinari, direttore del CESVAM – Centro Studi sul Valore Militare)

 

 

lunedì 10 febbraio 2025

Save The Date 1 marzo 2025

 

Save the Date. 1 MARZO 2025 ore 9,30 POTENZA PICENA

La Federazione Regionale delle Marche dell’Istituto del Nastro Azzurro promuove il conferimento dell'Emblema Araldico, su proposta della Federazione Provinciale di Ancona, alla Sig.ra Giovanna Paolone Piermanni, consorte della MOVM Sergio Piermanni 1941. con la collaborazione del Municipio di Picena Picena  e con il Patrocinio  della Commissione per la Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marched, su una idea progettuale del CESVAM- Centro Studi sul Valore Militare.

Info: federazione.marche@istitutonastroazzurro.org

lunedì 20 gennaio 2025

Conferimento Emblema Araldico MOVM Alessandro Ceccaroni Recanati 16 Gennaio 2025

 

Si è tenuto il giorno 16 Gennaio 2025 nell’Aula Magna  del Municipio della Città di Recanati, a cura della  Federazione Regionale delle Marche dell’Istituto del Nastro Azzurro il conferimento dell'Emblema Araldico, su proposta della Federazione Provinciale di Macerata, alla Sig.ra Giovanna Ceccaroni, figlia della MOVM Mario Alessandro Ceccaroni caduto sul fronte greco-albanese il 16 gennaio 1941. Tale conferimento è stato preceduta da una semplice ma significativa cerimonia in Via Roma, con la deposizione di una corona di fiori  alla lapide che ricorda Mario Ceccaroni.

 

 Secondo la prassi introdotta dal CESVAM in merito alla consegna dell’Emblema Araldico  si è dato spazio anche ad un momento di cultura militare con la presentazione del volume  di Monica Apostoli dedicato  alla nascita delle prime compagnie trasmissioni, volume edito da CESVAM. Relatori Marco Maria Contardi e Giovanni Riccardo Baldelli

 

 Il CESVAM continua cosi, dopo l'iniziativa della bella realizzazione del "Piroscafo Conte Rosso" con la Federazione di Asti, e le varie iniziative  in essere con la Federazione della Toscana, che a breve vedrà anche la collaborazione con la comunità ebraica di Firenze in merito ai militari italiani di razza ebraica decorati  al Valor Militare, la collaborazione con le Federazioni nel solco delle realizzazioni discendenti dai  Progetti in essere avviati dal CESVAM stesso.

venerdì 10 gennaio 2025

Significato ed Essenza dell'Emblema Araldico dell'Istituto del Nastro Azzurro

 


SIGNIGICATO ED ESSENZA DELL’EMBLEA ARALDICO DELL’ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO

 

Massimo Coltrinari

All’indomani della conclusione del nostro processo unitario, con la vittoria nella Grande Guerra, si sentì la necessità di un ‘ulteriore presenza dello Stato, espressione della Nazione Italiana, nella società civile nei più variegati campi, soprattutto quello economico, industriale, sociale. Da questa necessità l’intervento dello Stato si è manifestato attraverso la costituzione di “Istituti” che accogliessero le migliori energie e le personalità di spicco affinche, in parallelo con l’organizzazione statuale, raggiungessero determinati obiettivi, fondamentali per il progresso della Nazione.

 E’ il prosieguo del progresso unitario che si attua in modo particolare. Sono così creati, L’Istituto Nazionale della Ricostruzione Industriale (I.R.I), L’Istituto Nazionale della Vasca Navale, L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), L’Istituto di Storia del Risorgimento, L’Istituto delle Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, L’Istituto Nazionale per il Medio ed Estremo Oriente (ISMEO), Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti decorati al Valore Militare. Dal Nome di questi Istituti si evince la finalità per cui sono stati costituiti.

L’idea ispiratrice della costituzione dell’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al Valore Militare  è quella napoleonica della Legion d’Onore, che voleva raccogliere attorno alla bandiera tricolore francese il meglio dei Cittadini, in sostituzione della aristocrazia nobiliare medioevale e  dell’Ancien Regime spazzata via dai principi di uguaglianza e fratellanza della Rivoluzione Francese. L’Istituto del Nastro Azzurro fra combattenti decorati al Valor Militare nasce quindi come una Elite, in cui criterio base è la dimostrazione sul campo del Valore Militare, la cui azione è incardinata sul quello che si intendeva e si intende come Codice d’Onore. Nei primi decenni i criteri di ammissione furono rigidi: non solo si doveva essere decorati, ma la decorazione doveva essere conseguita in presenza del nemico. Fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, con criteri via via meno rigidi, non si ammettevano soci le cui motivazioni di concessione della Medaglia al Valore militare erano per altri fatti, quali l’ordine pubblico, l’ardimento, e aspetti sociali.

 

Per sottolineare tutto questo è dare ulteriore spessore a questa impostazione dell’Istituto del Nastro si credette opportuno dare manifesta immagine del Valore Militare, creando di fatto una “nobiltà” basata sul Codice d’Onore, e sui valori fondanti l’Istituto, con un riconoscimento ufficiale.

Vittorio Emanuele III  con Regio decreto, quindi,  dispose che i Soci dell’Istituto  del Nastro Azzurro  possano fregiarsi del diritto di far uso di un emblema araldico sulla base delle decorazione ricevuta. In sostanza questo riconoscimento vuole dare un riconoscimento ufficiale di Nobiltà all’atto di Valore compiuto

Con Regi Decreti 7 ottobre 1926, 17 novembre 1927 e 19 dicembre 1935, con cui si conferiva l’Emblema Araldico ai Soci dell’Istituto decorati di Croce di Guerra al Valore Militare,  è stato concesso all’Istituto  ed ai  suoi  Soci  l’uso  di  un  Emblema  Araldico    concessione confermata in epoca repubblicana  in  approvazione  dello  Statuto  dell’Istituto,  con  D.P.R.  del  10.1.1966,  n.158

Viene rilasciato dalla Presidenza Nazionale ai  Soci  che  ne  fanno  domanda tramite le rispettive Sezioni e Federazioni, dietro versamento dell’importo previsto.

L’Emblema Araldico alla Memoria viene rilasciato a titolo gratuito, su domanda del congiunto più vicino o della Federazione competente, alla memoria dei decorati Caduti   sul Campo o morti in seguito a ferite o invalidità contratte in guerra o in missioni per il   mantenimento della pace. Ai Soci d’Onore l’Emblema Araldico viene rilasciato a titolo gratuito.

L’Emblema deve essere autenticato con l’apposizione del timbro a secco.

IL  distintivo dell’Istituto da portarsi all’occhiello della giacca è costituito: – per  i  Soci  Ordinari  dallo  scudo  dell’Emblema  Araldico con  riportati  i  simboli    delle decorazioni di cui il Socio o il congiunto del Socio è insignito; – per i Soci Sostenitori da uno spillo  con Emblema Araldico generico  .

Oggi  la concessione dell’Emblema Araldico ha assunto un ulteriore significato: quello di ricordare ai posteri, ed ai congiunti le gesta e la figura del loro parente, al fine di mantenere vivo nella società, attraverso il passaggio generazionale, il ricordo e le gesta di chi ha dato “di più” alla Patria. E’ quindi un veicolo fondamentale della missione dell’Istituto nella società civile, sempre basato su quel novero di regole non scritte ma basilari per un vivere sereno e collettivo che è il Codice d’Onore.

 

 

mercoledì 1 gennaio 2025

INFOCESVAM N. 6 Novembre - Dicembre 2024

 


INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO XI, 59/60, N. 6, Novembre - Dicembre 2024, 1 gennaio 2025

XI/6/926 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XI anno di edizione, 6 il bimestre di edizione di INFOCESVAM, 926 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento.

XI/6/927 – Progetti 2024/1 – Tema “Monte Marrone La prima Vittoria del Corpo Italiano di Liberazione: 31 marzo 1944 – 10 aprile 1944. Il suo significato strategico presso gli Alleati. 80° anniversario 1944 - 2024.Sono stati raccolti i materiali iconografici e le carte di riferimento. Fase Manoscritto 2

XI/6/928 – La Presidenza Nazionale con circolare apposita ha chiesto ai Soci eventuali candidature per le cariche istituzionali. La Circolare è stata inoltrata a tutti i componenti del CESVAM. I criteri per eventuali candidature come Rappresentanti del Cesvam sono: residenza a Roma; disponibilità di tempo almeno di 9 ore settimanali; capacità di lavoro e di realizzazione di ricerche/progetti di livello post universitario.

XI/6/929 – Il 9 dicembre 2024 a Bologna è stato presentato il 1 volume “Storia Militare della Guerra Russo-Ucraina.1917 -2014 Volume I, Palladium Edizioni, 2024. Autori Giovanni Cecini e Mirco Campochiari.

XI/6/930 – Progetto 2017/2 I soldati Italiani sulla testa di ponte di Anzio. Volume I Pubblicato. Volume II. Manoscritto 5 – in fase di completamento la revisione del testo generale.

XI/6/931 – La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in Storia Militare Contemporanea si è tenuta il 25 novembre 2024. Si sono laureati 6 candidati. Tutti hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master)

XI/6/932 – Progetto 2023/2 Divulgazione. Segnalibro. È stato edito il Segnalibro n. 1 riferito ai volumi del progetto 2020 e Progetto 2022 dedicati agli Ordinamenti. La distribuzione è gratuita. Contatti: editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/933 - Progetto 2021/1 Volume II Titolo: Africa Orientale Italiana. L’organizzazione Militare e la difesa dell’Impero. La Figura del Duca d’Aosta. Predisposta la parte militare. Bibliografia. In sviluppo il Capitolo dedicato al Duca d’Aosta. Fase Manoscritto 5

XI/6/934 - Progetti 2024/4 – Tema “Le Fosse Ardeatine. L’ordine è stato eseguito. I Decorati al Valore Militare e la Memoria. 80° anniversario 1944 -2024 Contributo al progetto è stato chiesto all’amico Aladino Lombardi, che ha assicurato di mettere a disposizione il suo archivio provato. Fase Manoscritto 2

XI/6/935 - La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in “Politica Militare Comparata dal 1945 ad oggi” Dottrina, Strategia, Armamenti si è tenuta il 25 novembre 2024. Si sono laureati 5 candidati. Anche i laureati di questo Master hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master)

XI/6/936 - Progetto 2023/2 Divulgazione. Segnalibro. È stato edito il Segnalibro n. 2 riferito ai volumi del progetto Università. La distribuzione è gratuita. Contatti: editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/937 – Club Ufficiali Marchigiani. Il tradizionale scambio di auguri si è tenuto presso la Casa dell’Aviatore, a Roma il 7 dicembre u.s. Nell’occasione è stato fatto il punto del Progetto 2022/2 Libano sulla raccolta delle testimoniane sulle Missioni di Pace.

XI/6/938 - La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in “Terrorismo ed antiterrorismo internazionale. Obiettivi, Piani Mezzi” si è tenuta il 25 novembre 2024. Si sono laureati 9 candidati. Tutti hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master) ed anche con le attività connesse al Canale You Tube diretto dal Dr. Giovanni Cecini.

XI/6/939 - Progetto 2021/1 – Volume I Titolo Africa Orientale Italiana. L’Impero Tra realtà e propaganda. Raccolta la monografia. Fase: Manoscritto 5

XI/6/940 - Progetto 2023/2 Divulgazione. Segnalibro. È stato edito il Segnalibro n. 3 riferito ai volumi del progetto 2016/2 Dizionario minimo della guerra di liberazione 1943-1945. La distribuzione è gratuita. Contatti: editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/941 – L’esame finale del Corso di approfondimento e specializzazione. in “Terrorismo ed Anti Terrorismo internazionale si è tenuto il 25 novembre 2024. (www.unicusano.it/master)

XI/6/942 –Progetto 2023/2 Divulgazione. È stato edito il Catalogo delle Edizioni a Stampa 2021 – 2014 del Centro Studi sul Valore Militare – CESVAM Riporta in 24 pagine con note tutte le 51 pubblicazioni che hanno visto la luce in questo decenni. Distribuzione gratuita. Richiedere a: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/943 – Blog www.ilregnodelsud.blogspot.com. ha completato al 31 dicembre 2024 tutte le sue pubblicazioni per l’anno solare 2024

XI/6/944 - Gli articoli, note ed altro materiale per la rivista QUADERNI devono essere inviati alla Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org) entro il 15 febbraio 2025 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 1 del 2025.  

XI/6/945 – Il 31 dicembre 2024 termina la II sessione del CESVAM e l’anno solare. Ciò vuol dire che in base allo Statuto e Regolamento del CESVAM terminano tutte le collaborazioni in essere di tutti i Collaboratori Ricercatori ed Associati.  Con il mese di gennaio 2025 saranno rinnovate le ricerche in corso che si crede utile continuare e quindi i contatti con tutti gli interessati.

XI/6/946 - Progetto 2023/2 Divulgazione. Segnalibro. È stato edito il Segnalibro n. 4 riferito ai volumi del progetto 2020 Ordinamenti (Volume 2° Tomo I, Tomo II, Tomo III, Tomo IV. La distribuzione è gratuita. Contatti: editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

XI/6/947 – Del precedente bollettino N.5/2024 esistono due edizioni. La prima, integrale, pubblicata su tutte le filiere informatiche in essere. La seconda sulle pagine CESVAM del Periodico.

XI/6/948 -. La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in “Storia Militare Contemporanea Dal 1973 al 1960 si è tenuta il 25 novembre 2024. Si sono laureati 5 candidati. Anche i laureati di questo Master hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master). In particolare con la collaborazione alla Rivista QUADERNI

XI/6/950 -- Prossimo INFOCESVAM (gennaio - febbraio) sarà pubblicato il 1 marzo 2025. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. e sui vari blog sia storici e che geografici.

(a cura di Massimo Coltrinari)

venerdì 20 dicembre 2024

martedì 10 dicembre 2024

I LIbri del Nastro Azzurro Catalogo

 


 LE EDIZIONI A STAMPA 2014 -2024

 CATALOGO

L’Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valore Militare, nelle sue molteplici attività nel campo di diffondere dei valori statutari, si è impegnato, dal 2014, nella promozione culturale, finalizzata alla conoscenza storica, attraverso anche l’attività editoriale.

 

I volumi che sono stati pubblicati, oltre 50 titoli, che sono le risultanze delle attività di ricerca e studio attivate tramite progetti, riguardano i variegati aspetti della storia militare e, in generale, la storia contemporanea attraverso la particolare ottica del Valore Militare, sia espresso che non riconosciuto.

 

Questo percorso editoriale ha l’intento di valorizzare e stimolare la conoscenza del Valore Militare italiano, soprattutto verso le generazioni più giovani, come contributo e sostegno alla loro formazione di uomini e di cittadini nell’esempio e nel ricordo di chi ci ha preceduto.

 

E’ disponibile, dal gennaio 2025,   un Catalogo, dal titolo “ Le edizioni a stampa 2014 -2024” edito dal Centro Studi sul Valore Militare – CESVAM che si può chiedere a: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org. Per ogni altra informazione: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org.

sabato 30 novembre 2024

Pagine di Storia del risorgimento

 

LA REPUBBLICA ROMANA E L’ “OBBEDISCO” DI GARIBALDI NELLA DIFESA DI ROMA SUL FRONTE SUD CONTRO L’ESERCITO NAPOLETANO

Ten. cpl Art. Pe. Sergio Benedetto Sabetta



Nei primi mesi del 1849 contro la Repubblica romana marciarono quattro eserciti, uno austriaco, che si mosse da terra verso le Legazioni romagnole ed Ancona, uno francese, che sbarcò nel nord del Lazio a Civitavecchia, uno spagnolo che sbarcò sulle coste sud del Lazio a Terracina, ed uno napoletano, che mosse a nord lungo la via Appia.

Il 30 aprile i francesi al comando di Oudinot furono sconfitti sotto le mura di Roma da Garibaldi e inseguiti verso Civitavecchia, ma il generale venne fermato da un ordine del Triumvirato che gli imponeva il rientro a Roma, sia a seguito della volontà di instaurare trattative con la Repubblica francese, che per l’urgenza di affrontare l’armata napoletana.

Il 4 maggio Garibaldi alla testa di circa 2.300 uomini uscì da Roma verso sud-ovest, il 9 maggio a Palestrina si scontrò con le avanguardie dell’esercito napoletano che furono respinte, il 10 maggio fu richiamato a Roma per il timore di una ripresa degli scontri con i francesi, invece venne dalla Francia come inviato straordinario Lesseps che, conclusa una tregua, instaurò delle trattative con la Repubblica romana.

Fu quindi possibile organizzare un forte contingente contro l’esercito napoletano che nel frattempo si era accampato a Velletri, forte di circa 10.000 uomini l’esercito repubblicano uscì da Roma la sera del 16 maggio al comando del generale Roselli.

Nel frattempo il Lesseps respinse l’offerta del re delle Due Sicilie, Ferdinando II, di attaccare contemporaneamente la Repubblica romana, circostanza che indusse il re ad ordinare un ripiegamento verso Cisterna per rientrare nei confini del regno.

Garibaldi alla testa dell’avanguardia la mattina del 19 maggio colse l’occasione, nonostante gli ordini contrari di Roselli, per attaccare i reparti borbonici in ripiegamento presso il ponete di Fontananuova, fuori Porta romana a Velletri, dopo uno sbandamento iniziale in cui lo stesso Garibaldi rischiò di rimanere prigioniero i borbonici ripiegarono su Velletri.

Nella notte tra il 19 e il 20 maggio l’esercito borbonico completò la ritirata da Velletri a Cisterna, permettendo a Garibaldi di entrare a Velletri la mattina del 20 senza trovare alcuna resistenza.

Garibaldi propose di avanzare verso Napoli ma sia Mazzini che Roselli, temendo di lasciare sguarnita Roma, si dissero contrari e il grosso dell’esercito rientrò, autorizzando tuttavia Garibaldi a continuare verso sud alla testa di circa 4.000 uomini.

Avanzando sulla via Casilina la sera del 23 maggio l’avanguardia costituita dai 400 bersaglieri lombardi di Manara entrò a Frosinone, dove il 24 arrivò anche Garibaldi, che ripartito la mattina del 26, alla sera si accampò nei pressi di Ceprano ai confini del regno delle Due Sicilie.

Nel frattempo per Arce, primo comune al di là del confine nel regno, affluivano i profughi del frusinate insieme al clero, al Vescovo e al Governatore di Anangni.

Non vi erano restate al confine truppe borboniche sufficienti, se non un contingente di Guardie Cittadine di Arce, una trentina di Reali Carabinieri, uno squadrone di Dragoni, una cinquantina di soldati dei Dazi, una cinquantina di Guardie di Pubblica Sicurezza e dai comuni vicini una quarantina di Guardie Civiche, tutti al comando del Maresciallo di campo Vial, questo quanto riferito dal capitano Pietro Lancia della Guardia Cittadina di Rocca d’Arce.

La mattina del 27 vi fu uno scontro a fuoco fra i repubblicani e i borbonici prima di passare il confine, in cui vennero coinvolti i Dragoni, la “colonna mobile” e gli uomini della Pubblica Sicurezza, non si fa cenno alla Guardia Cittadina, nel dispaccio inviato dal Capo Brigata di Cavalleria, mentre il capitano Nicola Grossi della Guardia Cittadina di Arce, in un dispaccio riservato inviato all’Intendente di Caserta descrive uno scontro a fuoco sostenuto dalla Guardia Civica, senza che i Doganali, i Carabinieri e i Nazionali entrassero in azione.

La mattina i bersaglieri di Manara occuparono Arce e Rocca d’Arce, seguiti dal grosso comandato da Garibaldi, entrando in un paese deserto per la paura, non vi furono atti di violenza ma solo di propaganda, solo nelle campagne vi furono delle requisizioni.

I cittadini che erano scappati, nella giornata rientrarono e furono aperti anche degli esercizi per rispondere alle richieste dei repubblicani, che pagarono con la loro moneta.

La sera stessa Garibaldi rientrò a Ceprano con tutto l’esercito, su dispaccio urgente del Triumvirato, il quale aveva avuto notizia che gli austriaci presa Bologna stavano marciando su Ancona.

Gli venne offerta la possibilità, se la ritenesse utile, di rientrare a Roma passando dagli Abruzzi al fine di intercettare gli austriaci, ma la sera dello stesso 27 maggio un ulteriore ordine del Triumvirato lo invitava a rientrare a Roma per la via più breve.

Lasciata Arce e Rocca d’Arce il giorno successivo era a Frosinone con il grosso delle truppe, le truppe borboniche al comando del generale Nunziata entrarono ad Arce solo due giorni dopo, il 29 maggio.

La popolazione rimase interdetta da questi veloci alternarsi di schieramenti, mentre Garibaldi, che aveva già ricevuto da delegazioni dei comuni vicini l’invito a procedere verso Napoli, ubbidì ma mostrò con lettera indirizzata a Mazzini tutto il suo disappunto nel dovere abbandonare l’impresa nel regno delle Due Sicilie, tuttavia questo lo spinse a considerare la debolezza di comando dei napoletani e ad avvicinarsi successivamente al Piemonte e quindi al partito regio, lasciando i repubblicani.

Nota

  • F. Corradini, … di Arce in Terra di Lavoro … , 238 -252, Vol. II , Parte speciale , Sez.I Arce 2004.

mercoledì 20 novembre 2024

Adunata Nazionale dei decorati al Valore militare Roma 28 ottobre 1933

 L’inaugurazione della via dei Trionfi – Adunata Nazionale dei decorati al Valore Militare. Roma 28 ottobre 1933.

Giorgio Madeddu


 

Il 28 ottobre 1933, in occasione dell’undicesimo anniversario della “Marcia su Roma”, ai decorati al Valore Militare fu concesso il privilegio di inaugurare, nella capitale del Regno, la Via dei Trionfi. La strada, oggi in parte deviata dal suo percorso originario, si sviluppava lungo le attuali via di San Gregorio e via dei Verbiti, passando intorno all’Arco di Costantino andando a confluire nell’attuale via dei Fori Imperiali (già via dell’Impero, inaugurata nel 1932). (Fig. 1)

L’istituto del Nastro Azzurro organizzò la partecipazione all’evento in maniera magistrale, decine di migliaia di decorati confluirono nella Capitale provenienti da ogni parte d’Italia per partecipare a quella che venne anche denominata “Prima Adunata Nazionale”.

Per l’occasione, ad ogni decorato partecipante all’evento fu assegnata una “Tessera – Adunata” nominativa e numerata che costituiva il titolo di viaggio gratuito per recarsi a Roma sui treni ordinari o speciali. Treni speciali partirono da Trieste (N.1), da Bolzano (N.2), da Milano (N. 3), da Torino (N. 4), da Reggio Calabria (N.5) ed infine da Lecce il Numero 6. (Fig. 2, 3, 4).

A tutti i partecipanti, oltre la Tessera, venne distribuita la medaglia commemorativa dell’evento (Fig. 5) e un distintivo rappresentante l’Emblema Araldico dell’Istituto.

Il Popolo d’Italia del 27 ottobre riportava le immagini degli oggetti distribuiti ai decorati. (Fig. 6)

Nella prima mattinata del 28 ottobre, presso la Stazione Termini, iniziarono ad affluire le bandiere delle Forze Armate e i gonfaloni dei Comuni decorati al Valore Militare, migliaia di decorati si ammassarono in perfetto ordine nel piazzale antistante la stazione. Mentre il corteo iniziava a comporsi per lo sfilamento, la banda dei Carabinieri a cavallo, con l’esecuzione della Marcia Reale annunciava l’uscita dalla stazione delle 25 bandiere decorate al Valore che si avviavano per prendere posto alla testa del corteo. I reparti schiarati presentarono le armi e, contemporaneamente, le rappresentanze dei decorati e le folle presenti si posizionavano sull’attenti.

Le bandiere di esercito, marina, aereonautica, truppe coloniali e Comuni decorati al Valore Militare, nel rispettivo ordine di sfilamento, erano precedute da uno squadrone di Carabinieri a cavallo e dalla banda musicale dei Carabinieri, dietro le bandiere seguiva un reggimento di formazione. Il corteo proseguiva con il labaro del “Partito”, scortato del segretario on. Starace e dal vicesegretario on. Marpicati, nonché dalla 112a Legione della Milizia, dietro di questi, il labaro con il Direttorio del Gruppo Medaglie d’Oro e il labaro con il Direttorio del Nastro Azzurro.



Perfettamente inquadrati seguivano i Gruppi degli ufficiali, dei cappellani e dei sottoufficiali decorati. Un plotone di Carabinieri a cavallo chiudeva il corteo.

Il corteo iniziava il percorso dirigendo, tra file festanti di cittadini, verso piazza dell’Esedra passando per via Principessa di Piemonte dove era schierata una centuria di Balilla moschettieri che, al passaggio del corteo, presentava le armi. In via Nazionale, balconi con drappi tricolori e con i colori della Capitale, facevano da cornice a due ali di folla esultante che si prolungavano sino a piazza Venezia.

Al Vittoriano erano schierati, da un lato le Giovani Italiane mentre sul lato opposto trovavano spazio i Marinaretti, i Balilla, gli Avanguardisti e i Giovani Fascisti, di fronte a questi erano schierate oltre 40.000 Camice Nere appartenenti ai gruppi rionali romani. L’ Associazione dei Mutilati, quelle dei Volontari, dei Combattenti, le diverse Associazioni d’Arma nonché le organizzazioni sindacali e dopolavoristische, erano invece schierate sulla via dell’Impero sino alla Basilica di Massenzio, dove era stato eretto il palco reale, addobbato di velluto cremisi e di un baldacchino con la corona reale ricamata in oro. Seguivano le tribune per le autorità, il corpo diplomatico e gli invitati. Sul lato opposto, davanti al palco reale, prendevano posto le madri e vedove dei Caduti in guerra e le donne decorate al Valore Militare.

Prima dell’Arco di Costantino, prendevano posto i presidenti di Senato e Camera, Ministri e Sottosegretari, Senatori e Deputati nonché le alte cariche dello Stato decorate al Valore Militare. Duecento tra labari e fiamme delle sezioni del Nastro Azzurro erano schierati assieme ai componenti del Consiglio nazionale dell’Istituto, ai mutilati, arditi e volontari decorati al Valore Militare.

Attraversato l’Arco di Costantino, il corteo si schierava e si disponeva ad ascoltare il messaggio del Capo del Governo, letto dal Segretario del Partito.

Alle 11,15 gli squilli degli “attenti” avvisavano dell’arrivo del Re che veniva accolto dalle autorità presenti.

Montato a cavallo il Re passava in rassegna i reparti e i gruppi schierati per “saluto al Re!”, la rassegna terminava intorno alle 12.

Conclusa l’inaugurazione della nuova via dei Trionfi, le autorità e il Direttorio del Nastro Azzurro si spostavano nella già gremita piazza Venezia dove, dopo aver reso omaggio al sacello del Milite Ignoto, assistettero al discorso del Duce. In questa occasione venne consegnato al Direttivo del Nastro Azzurro il nuovo labaro nazionale.

La cerimonia ebbe grande risalto nella cronaca dei quotidiani nazionali che dedicarono la prima pagina, quanto nei periodici (si tralascia in questa sede ogni commento sulla stampa durate il ventennio); anche La Tribuna Illustrata, l’Illustrazione del Popolo e La Piccola Italiana, dedicarono la prima pagina corredata da rappresentazioni della cerimonia (Figg. 6,7,8,), l’Archivio Storico dell’Istituto Luce conserva decine di fotografie dell’evento.

Per il Nastro Azzurro fu un momento di grande esposizione mediatica, ma anche di definitivo assoggettamento al regime, durante il conferimento del nuovo labaro nazionale “all’aristocrazia della guerra”, il Capo del governo stabilì la nuova consegna: “… Fate che le glorie del passato siano superate dalle glorie dell’avvenire!”.

 

Fonti

Archivio Storico della Stampa, 28 e 29 ottobre 1933

Archivio Storico del Popolo d’Italia 27, 28,29 ottobre 1933

Archivio Storico Corriere della Sera, 13, 28, 29 ottobre 

lunedì 11 novembre 2024

Rivista QUADERNI N. 3 DEL 2024 Luglio Settembre 2024

 


info: quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org

Numero dedicato nella sua apertura alla Sentenza della Corte di Cassazione, terzo grado di giudizio, in merito alla vicenda di Redipuglia. Grazie a Laura Ferretti, avvocato e socia della Federazione Provinciale di Pordenone, è stato messo un punto fermo su andazzi che cozzano contro lo spirito statutario dell’Istituto. Come sottolineato nell’editoriale del Presidente, si invitano tutti i Soci dell’Istituto ad una riflessione su “che cosa fa e deve fare” l’Istituto del Nastro Azzurro”, anche con una lettura attenta della Sentenza della massima Corte di giudizio.

Approfondimenti dedica spazio alla vicende della Divisione “Emilia” ed ad un episodio della “battaglia in porto” della guerra marittima della Prima guerra mondiale con la ricostruzione dell’affondamento, da parte di sabotatori italiani al soldo degli austriaci, della corazzata “Leonardo da Vinci”. Dibattiti porta due contributi di “alumni” dei Master, uno dedicato alla triste vicenda della dittatura militare in Argentina degli anni ‘80 del secolo scorso, vicenda quando mai emblematica in tema di libertà e cultura e l’altro alle vicende a Polcenico (Pordenone) della formazione partigiana “Ciro Menotti”, così come Archivio porta il contributo della neolaureata Elda Franchi su un tema veramente originale: potere e violenza di Stato, con approfondimenti sui Laogai cinesi e la loro funzione. Nonostante la linea che questa rivista ha sempre adottato di non pubblicare articoli già pubblicati, si fa un eccezione, in Musei, Archivi e Biblioteche, con la pubblicazione di un contributo di Alessandro Gentili dedicato alla figura del Maggiore Infelisi ed al recupero della sua memoria. Nel centenario della morte di Giacomo Matteotti, due contributi, uno di ricostruzione della nota vicenda dell’assassinio politico, eccezione nella storia parlamentare italiana, di Alessia Biasiolo, mentre Stefano Bodini ci pone alla attenzione l’ultimo scritto edito di Giacomo Matteotti, che si spera pubblicare nei CESVAM Papers nella sua integrità, che riporta in diverse pagine le violenze che si perpetuarono nel 1924 nell’ambito del confronto politico del tempo, preludio alla dittatura.


Nella seconda parte della Rivista, Una Finestra sul mondo ci apre alla questione dei BRICS, mentre Geografia delle Prossime Sfide cii porta nel mondo latino-americano e e sue dinamiche di caoslandia e colpi di stato, nel caso in ispecie, la Bolivia; infine una scheda su le sanzioni che la UE ha imposto alla Russia in conseguenza alla aggressione alla Ucraina.


Nelle consuete rubriche, segnalato l’inizio dell’anno accademico universitario e l’attività che si programma per la maggiore diffusione, oltre l’approccio associativo ludico-rievocativo, dei Master con i risvolti non solo di diffusione culturale ma anche economico-finanziari; altra attività posto in evidenza, la ricerche, già inizia un anno fa, della individuazione di materiale materico afferente la Storia dell’Istituto del Nastro Azzurro. Infine il rinvio alle filiere attivate nella rete, che ampliano la capacità di diffusione del CESVAM, che vede in nuce lo studio di nuove iniziative.


Infine da segnalare la edizione del N.2 del 2024, (N. 32 della Rivista Aprile Giugno 2024) di QUADERNI in versione “elettronica” completa che è in corso a titolo gratuito nell’ambito della campagna di abbonamento 2024 - 2025





I Copertina: Fotografia del Sacrario Militare di Redipuglia

IV Copertina: Locandina Master in Politica Militare Comparata. Dal 1960 ad oggi


giovedì 31 ottobre 2024

Stefano Bodini - Il "Rapporto Matteotti" Ritrovato

 

Nella data centenaria 1924 - 2024

Stefano Bodini


A Milano, presso la Base scout regionale lombarda dell’AGESCI, è presente il Centro Studi e Documentazione “Mons. Andrea Ghetti - Baden”, la cui finalità è quella di preservare ed approfondire il secolare patrimonio culturale scout. Negli scantinati di tale struttura, realizzata nel secondo dopoguerra, si sono accumulati faldoni e documenti oramai da molti decenni. Nel paziente tentativo di mettere ordine fra le vecchie scaffalature, alcuni mesi fa aprii uno scatolone, il cui cartone era già indice di estrema vetustà. Senza un apparente collegamento logico, vi erano stati stipati, in maniera però maniacalmente precisa, documenti personali, centinaia di articoli di carattere politico e pubblicazioni varie di attualità dell’epoca, raccolti da tale Alcibiade Malagutti (Malaguti, in certi altri carteggi). Il tutto ricopriva un arco temporale di circa 25 anni, ovvero dal 1921 al 1947.


All’ interno di una busta, il ritrovamento più inatteso, e certamente il più importante, ovvero l’inchiesta, avente titolo “Un anno di dominazione fascista”, dell’On. Giacomo Matteotti. Tale pubblicazione stampata è una copia originale (cioè del 1924); consta di 91 pagine e, in terza di copertina, riporta la dicitura: Tip. …. - Roma, dove è evidente la cancellazione del nome della stamperia, anche se dalle flebili tracce dell’inchiostro rimasto, parrebbe leggersi “Mazzini”...


Nella prima pagina, già in copertina, appare il Sommario, diviso in tre parti;

- la prima riguarda la situazione economico- finanziaria del Paese

- la seconda è relativa agli Atti del Governo Fascista in merito alla politica Tributaria, Doganale, ed Economica, ai Lavori Pubblici, alla Giustizia, alle Scuole, agli Ordinamenti Militari, alla Polizia di Partito, alle Elezioni.

- la terza è una lunga (ben 37 pagine) e dettagliata raccolta delle violenze fasciste operate in Italia fino ad allora e sulla libertà di stampa, progressivamente negata dal Governo.


Sul contesto di tale ritrovamento nella nostra “Casa dello Scout”, pur avendo elaborato alcune ragionevoli ipotesi su chi potesse essere questo Alcibiade Malagutti (sconosciuto negli archivi associativi lombardi), preferisco tuttavia evitare considerazioni ed attenermi alla realtà documentale presente in questo Fondo, a lui dedicato, nella speranza che un giorno si possa svelare il mistero di questo ritrovamento.

In occasione infine del centenario del vile delitto, auspico che anche questa semplice condivisione archivistica possa, ancora una volta, dare voce e rendere memoria alla eroica testimonianza di Martire della Libertà dell’Onorevole Giacomo Matteotti.”

27 gennaio 2024

Fabio Pavanati Resp.le C.S.D. “Mons. A. Ghetti - Baden” Milano “


Il 10 giugno 1924 il deputato On. Giacomo Matteotti lasciò la sua abitazione per dirigersi in Parlamento1 .

Come è noto non arrivò mai a destinazione perché lungo il tragitto venne rapito e ucciso da cinque malviventi che appartenevano alla Ceka 2 del governo fascista: Amerigo Dumini, Albino Volpi, Giuseppe Viola, Augusto Malacria e Amleto Poveromo. Mandante di questo delitto fu direttamente il capo del Governo, Mussolini, che si sarebbe autodenunciato del crimine durante il famoso discorso alla Camera del 3 gennaio 1925 “[…] Se il fascismo è una associazione a delinquere, allora io ne sono il capo […]”. Con quel discorso, storicamente si riconosce l’inizio dell’ultima fase del progetto mussoliniano di fascistizzazione dell’Italia: il cui culmine sarebbe stato raggiunto nel 1929: con le elezioni a lista unica e la firma dei Patti del Laterano3 . Tutto questo probabilmente non sarebbe avvenuto se Matteotti fosse riuscito a intervenire quel giorno in Parlamento. Il rapimento e l’omicidio del deputato socialista sono uno “sliding doors” nella storia italiana. È un delitto che segna uno spartiacque tra3 un prima e un dopo, direttamente legato alle conseguenze che questo avvenimento ha implicato. Pur con tutti gli impegni della attività politica, da deputato socialista, Matteotti aveva raccolto i dati per sconfessare la propaganda fascista contestando quasi ogni singola voce dell’attività di Governo.


Questo lavoro, certosino e ampio, fu tradotto a sue spese, semiclandestinamente, nella pubblicazione intitolata “Un anno di dominazione fascista. “Una copia, originale è stata casualmente e fortuitamente ritrovata tra i materiali conservati presso la sede di AGESCI Lombardia a Milano. Sorprende lo stato di conservazione, buono considerato il supporto cartaceo utilizzato, piuttosto scadente, diffusa negli anni ’20. Secondo alcune ricerche pare che l’On. Matteotti avesse rintracciato in un viaggio in Inghilterra, nella primavera del ’24, le prove delle tangenti ricevute dai governanti italiani dalle antenate delle sette sorelle del petrolio, per alcuni appalti che riguardavano l’Agro Pontino.


La notizia di queste scoperte giunse a Mussolini: condannando il deputato alla sorte che gli toccò il 24 giugno. Ma già prima di questa fatale scoperta, il deputato socialista aveva raccolto tutti i dati per la realizzazione della già citata pubblicazione: l’opera si presenta come l’analisi di ciascuna voce dell’attività di governo e di bilancio durante il primo anno del fascismo al potere. Si considera particolarmente significativa la particolare essenzialità dei commenti dello stesso Matteotti a ciascuna voce di spesa. Senza perdersi in dettagli superflui riuscì ad analizzare i dati presentati in maniera chiara e coincisa, spiegando talvolta come l’attività del precedente governo avesse subito ancora gli influssi della guerra appena conclusa.


Invece, le promesse di crescita del neo governo risultavano quantitativamente e, quasi sistematicamente, disattese. Alla luce dei numeri provava a dimostrare l’inefficienza e l’inesperienza dei nuovi governanti. Si invita alla lettura del testo secondo due prospettive. In primo luogo si tratta dell’ultima pubblicazione di Matteotti da cui si possono desumere la sua levatura morale e la sua capacità politica molto concreta. In secondo luogo, ma non meno importante, il testo insinua nel lettore il dubbio di conoscere il funzionamento di uno stato. La ricerca di dati reali per poter effettuare delle valutazioni sull’operato della classe dirigente, senza nascondersi dietro alle querelle verbali cui tanto siamo abituati, è una delle tracce lasciate da Matteotti. Questo testo, estremamente analitico, prova a insinuare nel lettore il primo dovere di un cittadino: imparare a conoscere i rudimenti di gestione della vita pubblica in modo da comprendere come funziona il “bilancio sociale” di uno stato, oltre a insegnare come leggerlo. Questo non significa doversi sostituire all’attività dei deputati, di cui possiamo apprezzare solo una parte della loro attività tramite le parole di Matteotti; bensì ricercare lo stimolo per imparare una corretta lettura dei dati dell’attività statale, che è patrimonio pubblico. In questo modo invece che nascondersi dietro pigre deleghe alla classe dirigente, si potrebbe comprendere meglio la realtà politica e sociale in cui si vive.

1.Per i dettagli sul delitto Matteotti, quello che ha comportato e soprattutto le cause si rimanda, in particolare, al testo MAURO CANALI, Il delitto Matteotti, il Mulino, 2015 Bologna.

2. Il termine deriva dalla polizia politica sovietica sorta con un decreto del 20 dicembre 1917, a seguito dei

fatti della “Rivoluzione di ottobre”

3. Il primo accordo tra un Governo Italiano e la Chiesa Cattolica dopo l’unificazione e la presa di Roma del 1870.