Lunedì 19 maggio 2014 alle ore 18,00 nell’auditorium di palazzo Montani (piazza Antaldi, 2 – 61121 Pesaro), nell’ambito della serie “Incontri a palazzo Montani” proposta dalla Società pesarese di studi storici in collaborazione con il Comune di Pesaro (assessorato alla Cultura) e la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, viene presentato il volume
Storia di Clelia Farnese
Amori, potere, violenza nella Roma della Controriforma
(pp. 330, Il Mulino 2013)
di Gigliola Fragnito.
Clelia Farnese (1557-1613) è una donna bellissima e affascinante (Michel de Montaigne la descrive come «la più amabile donna che fosse allora in Roma»), figlia del cardinal Alessandro Farnese, un porporato che aspira alla tiara e che è fratello del duca di Parma. Una paternità ingombrante…
Tuttavia la Storia di Clelia Farnese non è (solo) una storia “di genere”, è piuttosto uno spaccato di vita e di costume nella Roma festaiola e violenta della Controriforma, sullo sfondo del dissidio che oppone i Farnese, duchi di Parma, ai Medici granduchi di Toscana. La stessa Clelia, donna per nulla docile, dopo un’infanzia presso la zia Vittoria Farnese duchessa d’Urbino, viene sposata a Giovan Giorgio Cesarini, gonfaloniere del Popolo romano; poi rimane vedova (con un figlio) e la sua stessa bellezza diventa un ostacolo alle aspirazioni di suo padre a diventare papa, ambizioni contrastate con successo dal cardinal Ferdinando de’ Medici, strenuo avversario del cardinal Farnese. Per piegare la figlia ribelle il cardinal-padre la fa sequestrare e rinchiudere a Ronciglione, poi nel 1587 la fa sposare al marchese di Sassuolo relegandola, si può dire, in quel feudo padano, da dove tornerà a Roma solo nel 1599, dopo l’assassinio del secondo marito.
La Storia di Clelia Farnese narra la vita di una donna indocile e affascinante, ma soprattutto è il ritratto della corte papale e dell’aristocrazia romana negli anni della Controriforma.
Gigliola Fragnito, già ordinario di Storia moderna all’Università di Parma, si occupa di storia religiosa, culturale e sociale della prima età moderna. Tra i suoi numerosi articoli e saggi ricordiamo almeno La Bibbia al rogo. La censura ecclesiastica e i volgarizzamenti della Scrittura (1471-1605); Proibito capire. La Chiesa e il volgare nella prima età moderna; Elisabetta Farnese, principessa di Parma e regina di Spagna, atti di convegno da lei curati nel 2009; Cinquecento italiano. Religione, cultura e potere dal Rinascimento alla Controriforma, del 2011, presentato anche a Pesaro un paio di anni fa.
La S.V. è invitata.
Riccardo P. Uguccioni
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