Manfredo Fanti Fondatore Esercito Italiano |
di Antonio Trogu
La
nota n. 76 del 4 maggio 1861 introdusse il nome dell'esercito italiano,
rappresentando così il certificato di
nascita del nuovo esercito. Una nascita del tutto rapida e tumultuosa, che
aveva visto innestare il robusto tronco dell'esercito sardo con i contributi
provenienti dalle forze armate regolari e irregolari di ogni regione del nostro
paese, in poco più di 18 mesi arrivò così ad avere un esercito che contava 8
reggimenti di granatieri, 62 di fanteria, 36 battaglioni di corpi di fucile, 17
reggimenti di cavalleria, 9 di artiglieria, 2 di ingegneri, 3 di treno di
rifornimento dell'esercito e 12 compagnie amministrative.
In
questo quadro era giunto il momento di ravvivare quell'esercito, organizzare,
addestrare, equipaggiare, armare e unire quei distaccamenti, che
rappresentavano di per sé un groviglio
di problemi la cui soluzione efficiente avrebbe richiesto diversi anni, di
fatto il primi anni di vita dell'esercito italiano, che coincise anche con un
periodo di difficoltà finanziarie.
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