giovedì 29 dicembre 2022
martedì 20 dicembre 2022
Il Certificato di Patriota o Brevetto Alexander 1945
Il Brevetto Alexander, noto anche come Certificato al Patriota, è un documento che venne conferito ai partigiani italiani dopo la Seconda Guerra Mondiale. È chiamato in questo modo dal nome del maresciallo Harold R. Alexander, comandante in capo delle Forze Alleate in Italia.
Venne conferito per la prima volta dallo stesso Alexander al partigiano Nello Iacchini, che il 26 agosto 1944 salvò la vita del maresciallo britannico e del primo ministro inglese Winston Churchill durante la visita di quest'ultimo in Italia.
Il 14 giugno 1945 il giornale L'Unità riportò la notizia della consegna del Certificato al Patriota da parte del generale Crittemberg, Comandante della IV Armata alleata, al generale Cadorna. Nell'articolo si legge che "nel certificato il generale Cadorna è chiamato Feld Maresciallo, in riconoscimento degli sforzi da lui compiuti per liberare l'Italia" e che "il certificato è identico a quello che viene dato a tutti i Partigiani al termine del loro servizio".
sabato 10 dicembre 2022
Il Bollettino straordinario della Federazione di Milano 1932
Giorgio Madeddu
Collaboratore Ce.S.Va.M.
Era l’11 gennaio 1932, anno X°,
quando Pietro Delvecchio, allora Segretario Generale dell'Istituto del Nastro Azzurro,
esprimeva “viva soddisfazione” nei confronti della Federazione di Milano in
quanto, la stessa, intendeva pubblicare un Bollettino straordinario da inviare
a tutti decorati della Provincia, “... allo scopo di svolgere specialmente una
profittevole propaganda anche presso quei decorati che non fanno parte ancora
della nostra Famiglia.”
Il Segretario Nazionale
ritenuta l’iniziativa, “… degna di altissimo plauso…”, rivolgeva, inoltre,
personali congratulazioni al presidente della Federazione Giulio Giussani e
alla Sezione di Milano, “… sempre fra le prime in ogni buona iniziativa…”.
Chi erano Pietro Delvecchio e
Giulio Giussani?
Pietro Delvecchio, avvocato,
Cavaliere di Gran Croce, componente del primo Consiglio Nazionale e Segretario
Generale della Sezione di Roma alla costituzione, autore di numerose
pubblicazioni, tra queste un’opera di quasi mille pagine stampata su due volumi
dal titolo, “Il Valore italiano: Note storiche sulle grandi azioni collettive e
individuali nelle battaglie del Risorgimento e nella guerra mondiale” (1934).
Giulio Giussani, pluridecorato
della Grande Guerra, Cavaliere Ufficiale, divenne Presidente della Federazione
e della Sezione di Milano. Lo ritroviamo componente del Consiglio Nazionale
costituito a seguito del IV° Congresso Nazionale svoltosi a Siena a fine
ottobre del 1930.
La lettera di Delvecchio,
successivamente pubblicata nel Bollettino straordinario, prosegue esaltando il
ruolo del Nastro Azzurro, che ormai è chiaramente divenuto organico al regime:
“Chiunque ha ben meritato dalla Patria deve sentire la nobiltà della missione
affidata al Nastro Azzurro, fervida espressione di quella fede per cui decorati
al valore affrontarono le più ardue prove e sostengono i sacrifici più duri.
Nel nostro Istituto tutti vedono ormai il simbolo immacolato delle virtù della
stirpe, la vivida fiamma che tiene accesa la rinata coscienza del nostro
avvenire. Per il paese che lavora e che produce, e nel quale si è risvegliato
il sentimento della romanità, non vuole vivere soltanto nei ricordi delle sue
gloriose memorie, ma avere un fervore di vita creatrice, per la quale le
aspirazioni nazionali possano conseguire la loro realizzazione e l'avvenire
rivivere nel nostro grande passato. Perciò i decorati al valore debbono
stringersi nelle file del Nastro Azzurro che questo programma persegue con
tenace costanza e con intatta fede.”
Delvecchio svela in questo
passaggio l’intento del Bollettino straordinario: avviare una vigorosa campagna
di adesioni all’Istituto affinché i decorati al Valore Militare, non ancora
partecipi del progetto nazionale del regime, in esso possano riconoscersi,
aderire e sostenere attivamente. Il Bollettino straordinario è quindi un
appello come lo stesso Delvecchio lo definisce nella chiusa della sua lettera:
“Il Tuo appello, caro Giussani, scuota perciò quanti, in codesta forte regione,
sono ancora fuori dalle nostre file, risvegliando in loro la coscienza del
dovere e della solidarietà perché anche nella battaglia civile che il Paese
combatte, ogni decorato d'Italia, con una sola voce, possa rispondere:
presente!”
In un contesto di grande
armonia e collaborazione tra la gli organi nazionali e quelli periferici,
prende cosi forma il Bollettino straordinario che, in prima pagina, riporta
l’editoriale a cura del Presidente Nazionale, la Medaglia d’Oro Gen. Amilcare
Rossi, dal titolo “Da Roma”; al centro, la già citata lettera del Segretario
Nazionale e, sotto di questa, il “Discorso pronunciato in Campidoglio da S.E.
Mussolini il 21 aprile 1923 in occasione dell’offerta dell’Orifiamma
all’Istituto del Nastro Azzurro”, come articolo di spalla, in tre colonne, un
pezzo dedicato a “La donna e la guerra”.
Premesso che chi scrive ha
giurato fedeltà alla Repubblica e alla Costituzione, pare giusto sottolinearlo,
questo contributo al lavoro di ricerca per il centenario, consisterà nella
presentazione dei diversi articoli riportati nel Bollettino straordinario della
Federazione di Milano.
In questo primo contributo si
presenterà il “Discorso pronunciato in Campidoglio da S.E. Mussolini il 21
aprile 1923 in occasione dell’offerta dell’Orifiamma all’Istituto del Nastro
Azzurro”.
Il giorno del Natale di Roma
del 1923 imponenti cerimonie si svolgevano nelle piazze d’Italia, a Roma le
strade intorno all’Altare della Patria e i prati intorno al Colosseo erano
gremiti di militari di tutte armi e della Milizia Nazionale. Dopo la rassegna,
il Presidente del Consiglio Mussolini, il Generalissimo Diaz e il Generale De
Bono rendevano omaggio alla tomba al Milite Ignoto, lo sfilamento dei reparti concludeva
la mattinata.
Alle 15, “nell’aula massima”
del Campidoglio, si svolgeva la cerimonia di consegna dell’orifiamma all'Istituto
del Nastro Azzurro. In rappresentanza dell’Istituto erano presenti le medaglie
d'oro Viola, Brenci, Baruzzi, Cattaneo, Pizzarello, De Cesaris, Rossi, Paolini,
Mazzoni, Alonzo, Maccari, Martelli, Pergolesi, Bottini, mentre per il governo,
oltre al Presidente del Consiglio, presenziarono il ministro Federzoni e i
sottosegretari Acerbo, Finzi, Sardi, Vassallo, tra le numerose autorità presenti
anche il Gen. De Bono comandante della Milizia, il Prefetto Zoccoletti, il
Presidente del Consiglio Provinciale Orrei, l’ammiraglio Cagni, l’on. Bottai, numerosi
i decorati al Valore Militare e gli invitati.
Del discorso pronunciato dal
Presidente del Consiglio, oltre i contenuti di cui si dirà, colpisce la
brevità: poco più di una cartella, meno di 400 parole. Mussolini, tra l’altro,
lo premetteva in apertura: “Questa cerimonia sarà breve secondo il perfetto
stile fascista e il mio non sarà un discorso! Il mio compito, del resto, è
molto semplice: si tratta di consegnare questo Orifiamma all'Istituto Nazionale
del Nastro Azzurro.”
Il Capo del governo ricordava
ai presenti che “L'Istituto del Nastro Azzurro è la nuova potente aristocrazia
italiana, un'aristocrazia che è sorta da un travaglio così duro che potrebbe
giustamente essere definito un calvario. Coloro che lo compongono sono i
valorosi fra i valorosi: gli ufficiali e soldati che hanno compiuto gesta
memorabili. Vorrei, o Signori, richiamare la vostra attenzione sul prodigio di
questo rinnovarsi della nostra razza, che balza in piedi all'annuncio del
cimento, si batte e vince!”
L’apparato ideologico del
fascismo iniziava a prendere forma e consolidarsi ed era già permeante nella
narrazione pubblica, concetti quali la razza e il popolo guerriero erano
presenti anche nella celebrazione della gesta dei soldati italiani e nella
rievocazione dei caduti, “… Abbiamo da salvare l'esercito dei nostri
seicentomila morti, che si immolarono nel nome della Patria. E accanto a questi
morti ci sono i nostri cento e cento giovanetti che si offrirono in olocausto e
caddero perché l'Italia si rinnovellasse, perché lo sforzo della guerra non
andasse perduto.”
Mussolini, nel suo discorso,
non trascurava di avvisare i nemici interni ed esterni: “… chi si opporrà a
questo travaglio del popolo italiano sarà travolto e schiantato (n.d.a. - altra
fonte schiacciato)! Da qualunque parte venga sotto qualunque bandiera si
presenti! Noi siamo duri e inflessibili!”, il Capo del governo prosegue il suo
discorso apostrofando pesantemente quanti, prima della guerra, assunsero
posizioni critiche, “Dove sono le piccole canaglie che prima della guerra si
sputavano addosso per dire che il popolo italiano non si sarebbe battuto? In
quale antro si sono nascosti con la loro vergogna questi sordidi servi dello
straniero?
Con linguaggio sempre diretto
ed in prima persona, Mussolini si avviava alla conclusione del discorso lanciando
il suo monito: “Dico agli italiani, a tutti gli italiani, che sento la
responsabilità del mio compito: la sento e l'affronto: e tutte le mie forze
tendono perché il mio compito sia assolto. Indietro non si torna! Si procederà
sempre più oltre verso quell’Italia imperiale che è il nostro sogno e la nostra
fede!”
Al discorso del Presidente del
Consiglio rispondeva la Medaglia d'Oro capitano Ettore Viola che, “… a nome
degli eroi morti e vivi assenti e presenti, noti ed ignoti…”, ringraziava
Mussolini per il dono che nel “… fatidico giorno avete voluto fare l'Istituto
del Nastro Azzurro”, assicurando che, “… oggi come ieri, come domani, una sola
sarà accanto a voi l’aspirazione nostra: ben meritare la Patria rinnovellata.”.
Concluso in ringraziamento il capitano
Viola riceveva in consegna dal Presidente del Consiglio l’Orifiamma, costituito
da un drappo in seta azzurra e nel mezzo, ricamato in oro, il fascio.
Conclusasi la cerimonia per le
autorità e gli invitati fu servito un rinfresco.
Il discorso dell’Orifiamma,
riletto a distanza di quasi 100 anni, rivela quanto il regime, nato con la
violenza, sino dalle sue origini istillasse odio in ogni pubblica occasione. Un
manifesto ideologico che sarà concretizzato durante il ventennio, con l’epilogo
a tutti noto.
mercoledì 30 novembre 2022
Internamento in Svizzera. 1943- 1945. Il Rimpatrio
Oltre che dalla Francia, un paese che occorre prendere in esame più nel dettaglio è la Svizzera.
Qui dal settembre 1943 trovarono rifugio e scampo molti italiani che ritenevano non essere prudente rimanere in Italia. Tra questi moltissimi professori e docenti del Politecnico di Torino, molti di estrazione israelita, che, tramite canali accademici, raggiunsero la Svizzera e furono internati. Riuscirono a promuovere corsi universitari nei campi di internamento che li ospitavano e quindi a non disperdersi. Nel maggio 1945 rientrarono a Torino ed ebbero la capacità di riprendere le attività accademiche e ridare vita alla loro attività. Altro significativo esempio dell’Internamento in Svizzera, che ovviamente fu più organizzato e meglio regolato di quello dalla Germania e dalla Francia, anche perché il numero degli internati non superava le 20.000 unità, è quello del Reggimento “Savoia Cavalleria”.
Questo reparto di Elites del Regio Esercito,
all’indomani dell’8 settembre 1943, per sottrarsi alla cattura tedesca e per
non disperdersi e sciogliersi rimase in armi fino a che si presentò al confine
elvetico al completo degli organici e con tutte le armi, le dotazioni ed i
mezzi assegnati. L’internamento fu concesso e il reggimento deposte le armi ed
ogni materiale di guerra in appositi magazzini, ebbe il personale internato in
un campo di concentramento. Sul finire di Aprile, stante la situazione a
Milano, il reggimento riprendendo il suo assetto operativo, rientrò in Italia e
nei giorni della liberazione si mise a disposizione del Comando Volontari della
Libertà, a cui capo era il gen. Raffaele Cadorna, che da colonello aveva nel
1940 comandato il Reggimento. In quei giorni il “Savoia Cavalleria” svolse
funzioni di ordine pubblico a Milano.
domenica 20 novembre 2022
giovedì 10 novembre 2022
Dizionario minimo della Guerra di Liberazione 1943 -1945
EDIZIONI ARCHEOARES PER
L’ISTITUTO DEL
NASTRO AZZURRO
DIZIONARIO MINIMO DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE
1943 - 1945
N.1 MASSIMO COLTRINARI
Dizionario Minimo della Guerra di
Liberazione. 1943 – 1945*
Una
guerra su cinque fronti
N.2 MASSIMO COLTRINARI, OSVALDO
BIRIBCCHI
Dizionario Minimo della Guerra di
Liberazione 1943 – 1945. Il 1943
Compendio.
Il momento delle scelte
N.3 MASSIMO COLTRINARI, OSVALDO
BIRIBCCHI
Dizionario Minimo della Guerra di
Liberazione 1943 - 1945
Glossario
N.4 MASSIMO COLTRINARI, OSVALDO
BIRIBCCHI
Dizionario Minimo della Guerra di
Liberazione 1943 – 1945. Il 1944
Compendio. Dalla speranza alla
delusione
N.5 MASSIMO COLTRINARI, OSVALDO
BIRIBCCHI
Dizionario Minimo della Guerra di
Liberazione 1943 – 1945.
Glossario
N.6 MASSIMO COLTRINARI, OSVALDO
BIRIBCCHI
Dizionario Minimo della Guerra di
Liberazione 1943 – 1945. Il 1945
Compendio. Una vittoria amara*
N.7 MASSIMO COLTRINARI, OSVALDO
BIRIBCCHI
Dizionario Minimo della Guerra di
Liberazione 1943 - 1945
Glossario*
N.8. Tomo I MASSIMO COLTRINARI,
OSVALDO BIRIBCCHI
Dizionario Minimo della Guerra di
Liberazione 1943 – 1945. *
Percorsi di ricerca. Indici
lunedì 31 ottobre 2022
giovedì 20 ottobre 2022
lunedì 10 ottobre 2022
4° Reggimento Fanteria “Piemonte”
Motto “Omnia Ferventer Pro Patria”
Campagne di Guerra:
1635-59 Liberazione del Milanese, 1672 Liguria, 1674-78 Olanda, 1690-95 Difesa Savoia, 1696 Valenza, 1704-12 Successione di Spagna, 1718-19 Sicilia, 1733-35 Successione di Polonia, 1742-48 Successione d’Austria, 1792-96 Piemonte, 1799 Lombardia, 1800 Piemonte, 1815 (L’Opital), 1848-49 I d’indipendenza, 1855.56 Crimea, 1859 liberazione della Lombardia, 1866 liberazione del Veneto,1887-88 Eritrea, 1911-12 Italo-Turca, 1915-18 Italo-Austriaca, 1935-36 Italo-Etiopica
Ricompense al V.M.:
Alla Bandiera: 2 Cav. Ord. Mil. Savoia, 2 Medaglie d’Argento, 4 di
Bronzo, Agli Ufficiali e Truppa: 7 Cav. Ord. Mil. Savoia, 2 Medaglie d’Argento, 674 di Bronzo, 28 Croci di Guerra.
Perdite in Combattimento:
Ufficiali: morti 51, feriti 65, dispersi 29, Truppa: morti 515, feriti 2500, dispersi 393
Festa del Reggimento: 23 marzo
Proveniente dallo sdoppiamento della brigata Piemonte il 25 ottobre 1831 col nome di 2° reggimento fanteria (brigata Piemonte), assunse l'ordinativo 4° il 4 maggio 1839, entrando a far parte della XXIX brigata in conseguenza dell'ordinamento 1926. Erede, col 3° reggimento, della gloriosa tradizione della brigata e del reggimento «di Piemonte», Il suo II battaglione meritò la medaglia di bronzo per il modo brillante con cui, nella campagna 1848, si condusse e combatté la fazione del 29 maggio 1848 a Calmasino, Cisano e sulle alture di Cavajon. Partecipò all'assedio di Peschiera; combatté a Colà, Pastrengo, Affi, Cavajon, Rivoli e, nell'anno successivo, si batté a Novara guadagnando la medaglia d'argento.. Prese parte alla spedizione d'Oriente (1855-56). Nella guerra d'indipendenza 1859 partecipò alla offensiva sulla Sesia, si batté a Confienza, nella battaglia di Solferino e S. Martino, fu a Madonna della Scoperta, quindi a Peschiera. Nel fatto d'arme di Aspromonte (1862) meritò una seconda medaglia di bronzo. Fu a Custoza nel '66. Concorse alle campagne d'Africa 1887-88 e 1895-96 con la formazione dei battaglioni del Corpo di spedizione e del Corpo di operazione che si batterono eroicamente nella giornata del 1° marzo 1896. Partecipò alla guerra italo-turca (1911-12) meritando una seconda medaglia d'argento al valor militare allo sbarco della Giuliana (12 ottobre 1911) e nella battaglia delle Due Palme (12 marzo 1912). Nella guerra italo-austriaca 1915-18, combatte nelle trincee del Freikofel, del Pal Piccolo, del Pal Grande, del M. Lemerle, del M. Kaberlaba, a Camporovere, in Val d’Assa. Meritò la medaglia di bronzo al valor militare nella conquista del S. Marco, nella battaglia dell'agosto 1917, nella battaglia per la conquista di Nervesa (13-23 giugno 1918) e nel forzamento del Piave per la battaglia finale di Vittorio Veneto. Mobilitato, partecipò alla guerra italo-etiopica del 1935-36. La bandiera del 4° reggimento si fregia di due croci di cavaliere dell'Ordine militare di Savoia per le campagne 1915-1918 e 1935-1936.
giovedì 29 settembre 2022
INFOCESVAM N. 4 /2022
INFOCESVAM
BOLLETINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
____________________________________________________________________
ANNO IX, 31/32, N. 4, Luglio - Agosto,
1 settembre 2022
IX/4/576 La
decodificazione di questi numeri è la seguente: IX anno di edizione, il mese di
edizione di INFOCESVAM, 576 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi.
Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes”
dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro
Azzurro. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo
stesso argomento.
IX/4/577. Come prassi, il CESVAM osserva la pausa estiva
per i mesi di Luglio ed Agosto. Il semestre accademico settembre – 2022,
gennaio 2023 inizierà il 1 settembre. Le ricerche in essere proseguono secondo il calendario adottato dai singoli
ricercatori.
IX/4/578 Ricerca per il
Centenario. Titolo. “I Presidenti
dell’Istituto del Nastro Azzurro” 1923- 2023. Attività e gesta delle
presidenze attraverso la documentazione d’archivio. La Ricerca è stata avviata
in Ambito CESVAM, sulla base del materiale raccolto a seguito dei Convegni di
Studio dell’ottobre 2021 e marzo 2022. La lista dei Presidenti e dei materiali
è stata completata. Si procede alla stesura per la I Bozza. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/
comparto storia del Nastro Azzurro.
IX/4/579 Progetto 2016/1
Dizionario minimo della Guerra di Liberazione. Compendio 1945.” Una vittoria
amara” Predisposto il Manoscritto 4. Il
Glossario 1945 è nella versione di manoscritto 5. Il volume 8 del Dizionario
“Percorsi di Ricerca” è rimasto nella versione di manoscritto 3
IX/4/580. “Non ti scordar
di Me”. Il Gruppo Medaglie d’Oro ha lanciato la campagna di sensibilizzazione
attraverso l’adozione di un fiordaliso a forma di pin per ricordare i Caduti di
Tutte le Guerre. Il Fiordaliso è stato ideato dal gen. C.A. Aloia, MOVM.
IX/4/581. Progetto 2016/1
Dizionario minimo della Guerra di Liberazione. Compendio 1945.” Una
vittoria amara”. Punto di situazione in: www.valoremilitare.blogspot.com
e su www. laguerradiliberazionelastoria. blogspot.com. Completate le ricerche
sulla Divisione Partigiana Italia e Divisione Partigiana “Garibaldi”
IX/4/582. Ricerca per il
Centenario. Titolo. “La Presenza in
Italia ed all’Estero dell’Istituto del Nastro Azzurro”. Struttura ed
analisi iconografica delle Federazioni, Sezioni e Gruppi aperti in Italia
all’estero dal 1923 ad oggi. La Ricerca è stata avviata in Ambito CESVAM, sulla
base del materiale raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021
e marzo 2022. Predisposti i materiali. Ulteriori ricerche si impongono in
merito alla cause discusse. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/
comparto storia del Nastro Azzurro.
IX/4/583 La richiesta di tesi per i Master in
essere presso la Università degli Studi N. Cusano può essere integrata
consultando il blog www.studentiecultori.blogspot.com.
Il blog contiene tracce e titoli di tesi collegate a ricerche in essere presso
il CESVAM. SI ricorda che il termine per la richiesta scade il pv. 30 settembre
2022.
IX/4/584 IL CESVAM,
Centro Studi sul Valore Militare non può annoverare collaboratori e tanto meno ricercatori che non abbiano nel
proprio curriculum i titoli accademici previsti.
IX/4/585 La
Collaborazione con Le Associazioni Combattentistiche e d’ Arma ed ASSOARMA
prosegue nei termini già note, Informazioni su
www.associazionismomilitare.blogspot.com
IX/4/586 La situazione in
Europa dopo la crisi in Ucraina è presente sui blog geografici. In particolare
su www.coltrinariatlanteeuropa.blogspot,com.
Si sconsiglia la richiesta di tesi su questo argomento i quanto è di attualità
ed ancora non si dispongono di materiali atti ad una ricostruzione accademica
degli eventi, ma solo cronachistica.
IX/4/587 Ricerca per il
Centenario. Titolo. “L’Albo d’Oro
Nazionale”. Gli annuari dell’Istituto del Nastro Azzurro” editi dal 1923 ad
oggi riportati tutti i decorati dal 1833 ad oggi. Raccolta, individuazione e
acquisizione delle pubblicazioni ed edizione della Copertina e della nota
introduttiva dell’annuario. In pratica si attuerà l’Albo d’Oro Nazionale su
carta, integrante e propedeutico all’Albo d’Oro Nazionale digitale ragionato.
La Ricerca è stata avviata sia sulle ricerche della Sig.ra Paola Tomasini
iniziate nel 2021 e di quelle esposte in ambito CESVAM, sulla base del
materiale raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021 e marzo
2022. Predisposti i lineamenti per la individuazione della realizzazione
complementare del programma di ricerca. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/
comparto Ordini Cavallereschi
IX/4/588 Progetto 2020/1
“Le vicende dei Militari Italiani in Russia” Volume II “1942 L’avanzata nella
steppa”. Completato il manoscritto 3. Il Volume III “1942. La conquista del
Donbass”. Completato il manoscritto 4. Scelti i testi per i volumi n. 4 e n. 5
che sono stati tutti trascritti.
IX/4/589 Progetto
Prigionia 2019/1. Il Volume IV dedicato alla Memoria, e nella fase del
manoscritto 4. Contatti con la casa Editrice Nuova Cultura per la definizione
del format. Il Vol. VI e VII sono in
fase di approntamento con la collaborazione del Dott Giorgio Madeddu e del Dott
Salvatore Carta, per la versione in lingua tedesca
IX/4/590 Ricerca per il
Centenario. Titolo. “Ettore Viola.
Combattente, Politico, Fondatore dell’Istituto del Nastro Azzurro.”. La
Ricerca è stata avviata in ambito CESVAM, sulla base del materiale raccolto a
seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021 e marzo 2022. Consiste nella
edizione digitale dei volumi “Vita di Guerra” è “Il Congresso di Assisi”. La
edizione integrale della guida al Fondo Ettore Viola presso la Biblioteca del
Senato della Repubblica e di una introduzione di Giancarlo Ramaccia sulla
figura di Ettore Viola. Tutto il materiale sopra citato è stato acquisti. Si è
entrati nella fase di stesura del manoscritto. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/
comparto storia del Nastro Azzurro
IX/4/591 Il programma relativo alle CESVAM PAPERS è
aggiornato sul www.storiainlaboratorio.blogspot,com,
su www.associazionismomilitare.blogspot.com.
Info: ricerca.cesvam@istitutonastroazzurro.org
IX/4/592 Ricerca per il
Centenario. Titolo. “La Presenza in
Italia ed all’Estero dell’Istituto del Nastro Azzurro”. Struttura ed
analisi iconografica delle Federazioni, Sezioni e Gruppi aperti in Italia
all’estero dal 1923 ad oggi. La Ricerca è stata avviata in Ambito CESVAM, sulla
base del materiale raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021
e marzo 2022. Dati relativi al continente asiatico e sud americano acquisiti.
Mancano dati per l’Europa ed il Nord America. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/
comparto storia del Nastro Azzurro
IX/4/593 Per l’invio
degli articoli e note per la Rivista
QUADERNI si prega di utilizzare la email: quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org.
Gli articoli e le note devono essere sottoposti alla visione del Collegio dei
Redattori per la eventuale pubblicazione
IX/4/594 La Rivista
QUADERNI – Anno LXXXIII, Supplemento XXIII, 2022, n. 3 23° luglio - agosto 2022
è stata pubblicata ed inviata secondo la Main List aggiornata al 1 agosto 2022
IX/4/595. Progetto 2016/1
Dizionario minimo della Guerra di Liberazione. Compendio 1945.” Si ricerca documentazione su; Divisione
Partigiana Garibaldi Rimpatrio. Ragusa 1945. Ipotesi di invio della Divisione a
Trieste, in appoggio alle forze alleate. info www.
laguerradiliberazionelastoria. blogspot.com
IX/4/596. Ricerca per il
Centenario. Titolo. “I Congressi
dell’Istituto del Nastro Azzurro” 1923- 2023. Struttura ed analisi
iconografica. La Ricerca è stata avviata in Ambito CESVAM, sulla base del
materiale raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021 e marzo
2022. Materiali raccoli per i primi 10 congressi. Iconografia disponibile. Per
il mese di settembre ottobre si procederà alla raccolta del materiale per i
congressi dal 13 al 22 e seguenti. Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/
comparto storia del Nastro Azzurro
IX/4/597. Progetto 2020/2
Ordinamenti. Il Volume dedicato al Quadro di Battaglia del Regio Esercito il 10
giugno 1940 è stato inviato in
tipografia sotto la data del 30 agosto 2022. Pubblicazione prevista per la fine
del mese di settembre/metà ottobre
IX/4/598. Master di 1°
Liv. in Storia Militare Contemporanea. La Sessione di Laurea Estiva, è fissata
per la prima deca del mese di dicembre 2022 e si terrà, salvo imprevisti
dell’ultima ora, in presenza.
IX/4/599. Ricerca per il
Centenario. Titolo. “Le Corti d’Onore.
Gli Statuti. I Regolamenti dell’Istituto del Nastro Azzurro”. Struttura ed
analisi iconografica della componente giurisdizionale dell’Istituto dal 1923 ad
oggi. La Ricerca è stata avviata in Ambito CESVAM, sulla base del materiale
raccolto a seguito dei Convegni di Studio dell’ottobre 2021 e marzo 2022.
Trascritti tutti i regolamenti Aggiornamento su www.istitutodelnastroazzurro.org/
comparto storia del Nastro Azzurro
IX/4/600 Prossimo INFOCESVAM
sarà pubblicato il 1 novembre 2022. I
precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblica su www.cesvam.org
e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM.
martedì 20 settembre 2022
3° Reggimento Fanteria "Piemonte"
Motto “Fidem Cruore Signavi”
Campagne di Guerra:
1635-59 Liberazione del Milanese, 1672 Liguria, 1674-78
Olanda, 1690-95 Difesa Savoia, 1696 Valenza, 1704-12 Successione di Spagna, 1718-19
Sicilia, 1733-35 Successione di Polonia, 1742-48 Successione d’Austria,1792-96
Piemonte, 1799 Lombardia, 1800 Piemonte, 1813 (L’Opital), 1848-49 I d’indipendenza,
1855.56 Crimea, 1859 liberazione della Lombardia, 1866 liberazione del Veneto,
1887-88 Eritrea,1915-18 Italo-Austriaca,1935-36 Italo Etiopica,
Ricompense al V.M.:
Alla Bandiera: 2 Cav. Ord. Mil. Savoia, 2 Medaglie
d’Argento, 2 di
Bronzo, Agli Ufficiali
e Truppa: 1 Medaglia d’Oro, 288 d’Argento, 156 di Bronzo, 18 Croci di Guerra.
Perdite in
Combattimento:
Ufficiali: morti 41, feriti 64, dispersi 30, Truppa: morti
629, feriti 2845, dispersi 417
Festa del
Reggimento: 23 marzo
Trae origine dal reggimento
piemontese Catalano Alfieri (1636) che prese poi il nome di “Reggimento
piemontese di S.A.R.” (1641) e quindi di Reggimento di Piemonte di S.A.R. (22
giugno 1664), nel 1710, l’altro reggimento detto della Croce bianca.
Fece parte, durante
gli eventi del 1796-1814, della 3ª mezza brigata di linea dell’esercito della
nazione piemontese, ma in Sardegna fu conservata una sua compagnia che divenne
poi, nel 1800, un battaglione detto di Piemonte, incorporando il reggimento
provinciale di Torino e parte di quello di Susa. La brigata si sdoppiò nei due
reggimenti 1° e 2° nel 1831, ma il 4 maggio 1839 questi assunsero l’ordinativo
di 3° e 4° reggimento fanteria della Brigata Piemonte, che assunse poi, nel
1926, la denominazione di XXIX brigata. Il 3° reggimento fanteria partecipò
alle vicende dell’esercito del vecchio Piemonte con Francia, Spagna, e Austria,
alle guerre di successione, alla guerra contro Genova combattendo sulle Alpi
marittime, in Savoia e partecipando alla battaglia di Staffarda, all’assedio di
Valenza (1696), alla difesa d’Ivrea, di Torino, all’assedio di Tolone. Fu alla
difesa di Messina (171-19) e alla battaglia di Guastalla. Prese parte alla
guerre di Carlo Emanuele, nel XVIII secolo, alle vicende 1792-96 in Sardegna,
sulle Marittime, alla battaglia di Loano, a Magnano (1799) e sul valico di
Tenda (1800). Nella 1ª guerra d’indipendenza le sue compagnie fucilieri 1ª e 4ª
meritarono la medaglia di bronzo e il reggimento due medaglie d’argento al
valor militare. Alla spedizione dio Crimea partecipò con 4 compagnie che formarono
un battaglione del 2° reggimento. Nella guerra del ’59 si batté sulla Sesia, a
Confienza, a Madonna della Scoperta e si trovò a Peschiera. Fu a Custoza nel
’66 e concorse per la formazione di reparti per le guerre d’Africa (1887-88 e
1895-96) e per la campagna italo-turca (1911-12). Nella grande guerra (1915-18)
combatté sul Freikofel, sul Pal Piccolo, sul Pal Grande, sul Lemerle, a
Camporovere in Val d’Assa, sull’Ortigara, sul San Marco, a Nervesa, e partecipò
alla battaglia finale col forzamento del Piave, meritando la medaglia di bronzo
al valor militare per il suo slancio ed ardimento. Mobilitato, prese parte
attiva alla guerra italo-etiopica del 1935-36. La bandiera del 3° reggimento si
fregia anche di due croci di cavaliere dell’Ordine militare di Savoia per le
campagne del 1915-18 e 1935-36.
martedì 6 settembre 2022
Convegno: La Complessità della Violenza Pisa 9 settembre 2022
LA COMPLESSITA' DELLA VIOLENZA (convegno)
In prossimità del centenario della Marcia su Roma (28 ottobre 1922), questo convegno propone una riflessione sulle forme e le culture delle violenze sociali e politiche nel primo dopoguerra.
mercoledì 31 agosto 2022
2° Reggimento Fanteria "Re"
Motto “Nulli Virtute Ac Fidelitate Secudus”
Campagne di Guerra:
1623-26 Valtellina, 1628-31 Successione di Mantova,1635-59
Liberazione del Milanese, 1672 Liguria, 1690-95 Difesa Savoia, 1701-02 e
1704-12 Successione di Spagna, 1718-19 Sicilia,1733-35 Successione di Polonia, 1742-48
Successione d’Austria, 1792-96 Piemonte,1799 Lombardia,1800 Piemonte, 1848-49 I
d’indipendenza,1855.56 Crimea, 1859 liberazione della Lombardia, 1866
liberazione del Veneto, 1915-18 Italo-Austriaca.
Ricompense al V.M.:
Alla Bandiera: Cav. Ord. Mil. Savoia, 2 Medaglie d’Argento,
3 di
Bronzo, Agli Ufficiali e Truppa: 5 Cav. Ord. Mil. Savoia, 1
Medaglia d’ Oro, 290 d’Argento, 481 di Bronzo, 18 Croci di Guerra.
Perdite in
Combattimento:
Ufficiali: morti 42, feriti 138, dispersi 19, . Truppa:
morti 826, feriti 2996, dispersi 1582
Festa del
Reggimento: 30 ottobre
Costituito dallo sdoppiamento della brigata
di Savoia il 25 ottobre 1831, assunse il nome di 2° reggimento fanteria
(brigata di Savoia) il 4 maggio 1832 accogliendo glorie e tradizioni
dell'antico reggimento d'origine. Entrò valorosamente in azione nella guerra
1848-49 guadagnando la medaglia d'argento al valor militare per essersi
distinto in tutti i fatti d'arme della campagna di Lombardia. Concorse con
quattro compagnie alla spedizione in Crimea (1855-56) e nella campagna del '59
i suoi 3 battaglioni meritarono ciascuno una medaglia di bronzo al valor
militare per l'ardore e la risolutezza coi quali si lanciarono all’attacco alla
baionetta delle posizioni di Madonna della Scoperta. Ridotto negli effettivi in
conseguenza della pace di Villafranca e della cessione della Savoia alla
Francia, venne di poi ricostituito entrando a far parte della brigata del Re,
partecipando, nella guerra del '66, alla battaglia di Custoza. Per la guerra
italo-abissina (1895-96) concorse alla formazione di due battaglioni di
fanteria d'Africa del corpo d’operazione; e in quella italo-turca (1911-12)
partecipò alla formazione di 4 reggimenti delle truppe operanti.
Durante la guerra italo-austriaca (1915-18)
si schierò, con la brigata, nelle trincee del Podgora, di Oslavia, di Peuma e
di S. Maria di Tolmino, partecipando alle aspre lotte sull'alto e medio Isonzo.
Fu sul Grafenberg, a Korite, a S. Marco di Gorizia, quindi sul Kobilek dal quale
passò, dopo gli eventi della 12.a battaglia, sul M. Tomba e sul Monfenera
resistendo ai furibondi assalti dell'avversario. Nella battaglia risolutiva di
Vittorio Veneto aggiunse una medaglia d'argento al valor militare alla sua
bandiera, «strappando all'avversario posizioni formidabili in sette giorni di
aspri combattimenti nella conca di Alano, dimostrandosi sempre degno delle sue
gloriose tradizioni». Concorse alla formazione di reparti partenti per la
guerra italo-etiopica del 1935-36 e fu assegnato, in conseguenza all’adozione
di un numero progressivo per la designazione delle brigate di fanteria, alla
XIII brigata.
sabato 20 agosto 2022
mercoledì 10 agosto 2022
1° Reggimento Fanteria "Re"
Motto “Nomen Omen”
Campagne di Guerra:
1623-26 Valtellina, 1628-31 Successione di Mantova, 1635-59
Liberazione del Milanese, 1672 Liguria, 1690-95 Difesa Savoia, 1701-02 e
1704-12 Successione di Spagna, 1718-19 Sicilia, 1733-35 Successione di Polonia,
1742-48 Successione d’Austria, 1792-96 Piemonte, 1799 Lombardia, 1800 Piemonte,
1848-49 I d’indipendenza, 1855.56 Crimea. 1859 liberazione della Lombardia, 1860-61
Marche-Umbria-Bassa Italia,1866 liberazione del Veneto, 1887-88 Eritrea, 1915-18
Italo-Austriaca
Ricompense al V.M.:
Alla Bandiera: Cav. Ord. Mil. Savoia, 2 Medaglie d’Argento,
1 di
Bronzo, . Agli Ufficiali e Truppa: 4 Cav. Ord. Mil. Savoia,
2 Medaglie d’Argento, 507 di Bronzo, 17 Croci di Guerra.
Perdite in
Combattimento:
Ufficiali: morti 44, feriti 107, dispersi 28, Truppa: morti 669, feriti 2568, dispersi 1623
Festa del Reggimento:
30 ottobre
Conserva le
antichissime glorie del reggimento Fleury (1625), quindi Marolles (1631) dal
nome dei primi comandanti, e, successivamente, del reggimento di S.A.R. il duca
Carlo Emanuele I e del reggimento di Savoia cravatte rosse, o reggimento di
Savoia di S.A.R. (1664). Si battè a, a Staffarda e a Luzzara, nei memorabili
assedi di Vercelli e di Torino, e in quello di Messina (1719). Combatté nel
Modenese nella guerra contro gli Imperiali (1734-35), e in quella contro Francia e Spagna. Colle compagnie
granatieri e cacciatori partecipò alla lunga difesa del Piemonte contro gli
eserciti repubblicani nelle campagne 1792-96 e, durante l'occupazione francese,
Si ricostituì alla restaurazione (1814), incorporando i reggimenti provinciali
del Genovese e della Savoia e formandosi in brigata di Savoia che si sdoppiò
nei reggimenti 1° e 2° il 25 ottobre 1831. Partecipò alle guerre d’indipendenza
durante le quali meritò la medaglia d’argento al valore combattendo a
Monzambano, Borghetto, Villafranca, Sandrà, Pastrengo, Santa Lucia, entrando in
Milano, e prendendo parte al combattimento della Sforzesca ed alla battaglia di
Novara (1849). Con quattro compagnie fu nella spedizione d'Oriente (1855-1856),
e nella guerra del ‘59, col furibondo assalto alla baionetta a Madonna della
Scoperta, il 1° battaglione guadagnò la medaglia di bronzo al valer militare..
Nella campagna del ‘60-61, il 1° fanteria combatté sulle colline di Caserta
vecchia, a S. Angelo, nell’assedio e presa di Capua; in quella successiva del ‘66
prese parte alla attaglia di Custoza. Concorse alla formazione dei battaglioni
di fanteria d’Africa che eroicamente si difesero a Dogali (1887-88) e ad Adua,
nella guerra italo-abissina 1895-96; e alla mobilitazione di quattro reggimenti
di fanteria per la campagna 1911-12. Durante la guerra italo-austriaca conobbe
le tormentate trincee del Podgora, di Oslavia, di Peuma, del Grafenberg, nella
zona di Tolmino. Fu sull’Hudi Log, a Korite, a S. Marco di Gorizia. Dopo la
battaglia della Bainsizza salì sul Kobilek, quindi sul Tomba e sul Monfenera e
nella battaglia finale conquistò la medaglia d’argento al valer militare Concorse
alla costituzione di reparti mobilitati per l’A.O.
domenica 31 luglio 2022
I LIbri del Nastro Azzurro
COLLANA I LIBRI DEL NASTRO AZZURRO
(la prima parte è stata pubblicata nel Tomo I)
LA PRIGIONIA NELLA GRANDE GUERRA
I. MASSIMO COLTRINARI
La Prigionia nella Grande Guerra.
Volume I
Prigiona ed Internamento. Il
Valore del combattente disarmato
II. MASSIMO COLTRINARI
La Prigionia nella Grande Guerra.
Volume II
La geografia nei campi di
concentramento in Austria-Ungheria
III. PIETRO BONCI
La Prigionia nella Grande Guerra.
Volume III
Epistolario di prigionia.
IV. MASSIMO COLTRINARI
La Prigionia nella Grande Guerra.
Volume IV
La Memoria. Caduti, Dispersi,
Prigionieri, Reduci*
V. MASSIMO SQUILLACI
La Prigionia nella Grande Guerra.
Volume V
La Memoria. l’Opera di Padre
Giovanni Minozzi durante e dopo la grande guerra
VI MASSIMO COLTRINARI, GIORGIO
MADEDDU, ALBERTO MARIA CARTA
La Prigionia nella Grande Guerra.
Volume VI
La prigionia austriaca in Italia**
VII. MASSIMO COLTRINARI
La Prigionia nella Grande Guerra.
Volume VII
La prigionia italiana in
Austria-Ungheria.**
VIII. MASSIMO COLTRINARI GIORGIO
MADEDDU
La Prigionia nella Grande Guerra.
Volume VIII
La prigionia italiana in Germania
**
** titolo
provvisorio