ALBO D'ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1792 AD OGGI - SITUAZIONE

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sabato 29 febbraio 2020

La Coalizione Hitleriana. La Repubblica Sociale Italiana 1


I giorni che seguirono l’arresto di Mussolini dopo le decisioni del Gran Consiglio del Fascismo furono utilizzati dal Governo Badoglio per smantellare tutta la struttura creata dal fascismo dal 1922 al 1943. Con tre Decreti Reali fu sciolto il Partito Nazionale Fasciata, tutti i suoi beni incorporati dallo Stato, fu sciolta la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale che fu incorporata nell’Esercito, furono abolite tutte le leggi che davano ad esponenti del Partito una qualche forma di rappresentanza e trasferite alla organizzazione statale. Il fascismo era stato cancellato. Nessuno si oppose a queste decisioni. Perfino il capo della Milizia, gen. Galbiati, si presentò a Badoglio e giurò lealtà e fedeltà al nuovo governo. Nel suo primo incontro con i gerarchi superstiti il 15 settembre in Germania ebbe a dire:
La vostra opera è degna di lode. Bisogna però camerati cominciare da zero anzitutto nel campo politico, militare e sociale. Nel campo politico, dopo quello che è successo, la monarchia è squalificata. Nel campo militare bisogna procedere alla ricostruzione specie dell’aviazione. Nel campo sociale bisogna essere capaci finalmente e decisamente di rivolgersi al popolo. Oggi vi è possibile compiere questo programma nel quale io per moltissime ragioni, di cui molte a voi ignote, ho fallito”.[1] Ammissione di totale fallimento di un regime pluriventennale da parte del suo capo. Questa constatazione è presente anche in Mussolini durante gli incontri con Hitler e con i massimi esponenti nazisti, in cui furono esaminate le future relazioni italo-tedesche, in cui appare in tutta la sua evidenza che il regime che era stato da lui impersonato non esisteva più. L’unica cosa che sopravviveva era il legame personale che Mussolini aveva con Hitler, che ancora aveva fiducia in lui, lo ammirava e gli faceva delle aperture di credito politiche di tutto rispetto, anche se le riserve sul fascio in Hitler erano molto forti.
Nell’ambiente militare tedesco, specialmente Keitel e Rommel, si era del parere di occupare militarmente l’Italia e gestirla in modo diretto; questo orientamento era comune alla stragrande maggioranza dei ministri e dei responsabili tedeschi che avevano perso ogni fiducia negli esponenti fascisti, soprattutto per il loro comportamento nelle vicende del 25 luglio, soprattutto per quelli che si ergevano ora a paladini del fascismo, come Pavolini, Ricci, Farinacci, Preziosi, Buffarini ed altri ma che nelle ore cruciali di luglio erano scappati e non trovarono altra soluzione che rifugiarsi in Germania. In quegli incontri grazie all’appoggio di Hitler, Mussolini parlava di ricostruire uno Stato fascista, un nuovo esercito, una nuova economia, con una rottura totale non solo con la monarchia, ma anche con quegli elementi del fascismo stesso che agli occhi del Duce avevano tradito. Ricostruzione e vendetta dovevano procedere di pari passo.
 In questi colloqui a metà settembre nel Quartier generale del Fuhrer si hanno in nuce tutte le costanti del nuovo stato che si voleva costituire in Italia: appoggio personale di Hitler a Mussolini ed ammirazione per la sua figura, totale sfiducia nel fascismo e nei suoi esponenti, condivisa da quasi tutti i suoi collaboratori, rottura totale con il passato e vendetta, alla tedesca e non all’italiana, verso i traditori, totale emarginazione sulle scelte relative alla guerra ed alla politica estera generale. Il nuovo stato sarebbe stato un satellite nella coalizione hitleriana, e doveva contribuire allo sforzo bellico tedesco nei modi e nei termini richiesti dai responsabili tedeschi in Italia.


[1] Deakin F.W., Storia della Repubblica di Salò, Torino, Giulio Einaudi Editore 1963. pag. 547. Questo è uno dei testi di riferimento per ricostruire i termini e gli eventi della Repubblica di Salò che porremo a base di questo compendio e che si consiglia di consultare ed ampliare quanto da noi scritto per avere una cognizione più dettaglia di che cosa è stata la Repubblica Sociale Italiana.

lunedì 17 febbraio 2020

Un omaggio al mre


BANDIERE SUL MARE”

 11a EDIZIONE DELLA MOSTRA PRESSO LA CAPITANERIA DI PORTO DI ANZIO


 Elisa Bonacini

Undicesima edizione per la mostra “Bandiere sul mare” inaugurata nella mattinata di giovedì 16 gennaio presso l’Ufficio Circondariale Marittimo - Guardia Costiera di Anzio. L’evento ha aperto le celebrazioni del 76° anniversario dello Sbarco di Anzio. La mostra accoglie cimeli, foto e uniformi della seconda guerra mondiale ed è organizzata dall’Associazione “Warriors ad Anzio” in collaborazione con l’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio, il Luogotenente in congedo Domenico Tenace, l’Ufficio Comunicazione Istituzionale e Promozione Turistica del Comune di Anzio; sarà aperta ad ingresso libero fino a domenica 26 gennaio (orari 9-12; 15-18).
Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del Comandante della Guardia Costiera di Anzio, Tenente di Vascello (CP) Luca Giotta, del Sindaco di Anzio Candido De Angelis, delle Autorità civili e militari e di associazioni del territorio.
All’accoglienza dei visitatori, in un’interessante esperienza di alternanza scuola-lavoro, quattro studenti del Liceo “Chris Cappel” di Anzio: Alessandro Pupo, Enrico Maria Iodice, Damiano Fiorini, Francesco Palumbo.
L’Associazione “Warriors at Anzio” presieduta da Giuseppe Tulli nasce nel 2000 ed ha all’attivo numerose mostre organizzate con successo portando al pubblico un’importante collezione di cimeli, “tutto rigorosamente originale”, come sottolinea Tulli. Materiale proveniente anche da donazioni di veterani e privati, come nel caso dell’uniforme donata all’associazione dalla famiglia dell’Ammiraglio Ubaldo Diciotti, Comandante delle Capitanerie di Porto nella seconda guerra mondiale. A seguito di questa donazione nacque l’idea di utilizzare come location espositiva la Capitaneria di Porto, progetto che si è realizzato a partire dal 2009 ad Anzio grazie all’interessamento del Luogotenente Domenico Tenace ed alla disponibilità dei Comandanti che si sono succeduti negli anni .
 ( foto Elisa Bonacini)

lunedì 10 febbraio 2020

QUADERNI n. 2 del 2019 GIORNATA DEL DECORATO 2019 A TORINO

 La Rivista può essere chiesta all'Istituto del Nastro Azzurro al seguente indirizo:segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.or.
QUADERNI ON LINE:www.valoremilitare.blogspot.com                                                                       Non si da in cambio con i periodici associativi sia combattentistiche che d'arma.