ALBO D'ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1792 AD OGGI - SITUAZIONE

Alla data del 31 MARZO 2023 sono stati inseriti in modo provvisorio:
Decorati individuali 3800
Decorati Collettivi 162

Lo Stemma della Associazione Seniores dello IASD

Associazione Seniores dello IASD: il blog

Il Blog della Associazione Seniores dello IASD è:
www. associazionesenioresiasd.blogspot.com

per ogni contatto: senioresiasd@libero.it

Traduzione

Il presente blog è scritto in Italiano, lingua base. Chi desiderasse tradurre in un altra lingua, può avvalersi della opportunità della funzione di "Traduzione", che è riporta nella pagina in fondo al presente blog.

This blog is written in Italian, a language base. Those who wish to translate into another language, may use the opportunity of the function of "Translation", which is reported in the pages.

Translate

Palazzo Salviati. La Storia

chi avesse note, notizie, documenti e indicazioni riguardante Palazzo Salviati è pregato di inviarlo all'indirizzo e mail quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org



Cerca nel blog

giovedì 30 settembre 2021

Cadorna: un doloroso crescendo

 

Maria Luisa Suprani Querzoli

Le lettere famigliari del Generale Cadorna  (maggio – giugno 1915)

 

In un periodo storico come quello contemporaneo, teso a cancellare le memorie del passato senza preoccuparsi prima di averle adeguatamente rielaborate, varrà la pena riflettere sulla figura del Capo di Stato Maggiore, Generale Luigi Cadorna. Egli, sotto più aspetti, può essere considerato il custode della tradizione militare italiana e nelle sue lettere indirizzate alla famiglia si può riscontrare l’ampliarsi della consapevolezza collettiva di fronte a sfide mai prima considerate.

Nemmeno la divinazione napoleonica sarebbe potuta accorrere in soccorso in un frangente così critico: non si trattava infatti di intuire tempestivamente le strategie avversarie bensì di rapportarsi con una realtà (peraltro comune a tutti, alleati e nemici) capace di stravolgere le fondamenta e le coordinate sulle quali la tradizione militare si era sedimentata da tempo immemorabile. La velocità artificiale (l’Aviazione, capace in tempi strettissimi di assumere i compiti propri in precedenza della Cavalleria, ne costituisce il simbolo) e la potenza dei nuovi materiali costituirono il fattore destabilizzante che condusse al contrappasso di una stasi mortifera.

Le interlocutrici del Generale sono, in larghissima misura, la moglie e le figlie.

 

24 maggio 1915[1]

[…] Notizie buone. Pare che si arriverà all’Isonzo senza forti contrasti. […] E avanti sempre!

Udine 26 maggio 1915

[…] Si sentiva tuonare il cannone di una batteria austriaca. Incontravamo alpini e bersaglieri da tutte le parti: magnifiche truppe piene di entusiasmo. […] Le cose finora vanno bene. Ho trovato molto ordine e buono spirito fra le truppe ed ordine anche nelle interminabili colonne carreggio. Tutto lascia sperare che le cose andranno bene. Ma ci vuole tempo e pazienza perché le operazioni sono lente e difficili.

31 maggio 1915

[…] Andai stamane a visitare all’ospedale una sessantina di feriti tra cui otto ufficiali. Avevano tutti il morale elevatissimo ed esprimevano il desiderio di ritornare al fronte. […]Tuttociò vale ad ispirare molta fiducia, anzi sicurezza che le cose andranno bene […].

31 maggio 1915

[…] Sissignore, sto proprio bene e sono tranquillissimo.

3 giugno 1915

[…] mi duole che Mamà si impressioni. Pensi che molte famiglie hanno i loro cari più esposti di noi.

8 giugno 1915

Carissimo [Raffaele], […] Io sto benissimo, non dormo molto, ma tutti mi riconoscono lo spirito tranquillo, altrimenti guai! […] Con questo passaggio dell’Isonzo ho un problema molto arduo per le mani, come prevedevo a Roma, per grande difficoltà di terreno e perché le batterie austriache sono così bene defilate e disseminate che è difficilissimo stabilirne la posizione. […] L’attacco è stato ben studiato e preparato e speriamo, prima di notte, di rendermi padrone di quelle posizioni il cui possesso facilita il passaggio dell’Isonzo.

 

Il 9 giugno 1915 il generale Cadorna «“grida a voce spiegata che se con due corpi d’armata e tanta artiglieria non si riesce ad aggirare e prendere il Podgora, è meglio tornare a Milano!”. […] Cadorna “guarda accigliato la battaglia”. […] il Generale Mambretti l’ha incaricato [il dottor Casali, medico a latere del Capo di Stato Maggiore] di dire a Cadorna, che fino a ieri sera sperava di riuscire a prendere la Podgora con le forze presenti, ma ora non spera più: “occorre qualche compagnia di minatori che compia dei lavori da talpa”, e così procedere lentamente, metro per metro, come i francesi ad Arras. Casali torna a Udine e riferisce. Cadorna risponde che questa “è guerra antipatica, diversa da tutte le altre, e ne è assai scontento. Dice che il valore personale è in questo modo spento e l’entusiasmo smorzato: questa è una guerra di insidie e di piccoli e grandi tradimenti e imboscate”»[2].

Il diaframma fra ambiente militare e sfera privata inizia ad assottigliarsi; qualche dettaglio inizia a trapelare anche nel dialogo con la figlia:

 

10 giugno 1915

[…] Le cose procedono bene, ma con difficoltà grandi: ovunque si avanza e ci si imbatte in trincee preparate di lunga mano, reticolati, batterie ben nascoste, mobili e difficili da identificare per poterle battere. Donde deriva che, anche con grande superiorità di mezzi, l’avanzata è molto lenta ed è d’uopo procede con metodo per evitare perdite inutili e scacchi parziali. È una guerra dove l’effetto di qualunque genialità è scomparso perché l’attuazione di qualunque idea geniale si basa sulla rapidità di manovra e questa si infrange contro ogni buon sistema di trincee e reticolati.

 

L’iter di Cadorna testimonia le fasi iniziali e meno gratificanti del processo morale e tecnico che condurrà alla vittoria.

Disconoscere acriticamente l’operato del Capo di Stato Maggiore e cancellarne la memoria denotano l’incapacità, dannosissima, di assimilare le lezioni apprese.

 



[1] I brani delle lettere citate sono tratte da L. Cadorna, Lettere famigliari (a cura di Raffaele Cadorna), Milano: Mondadori, 1967, pp. 104 – 107.

[2] P. Pieri, G. Rochat, Badoglio, Torino: UTET, 1974, pp. 62 – 63.

lunedì 20 settembre 2021

Dizionario minimo della Guerra di Liberazione. 1943. Compendio. Il Momento delle Scelte. Vol. 2

 


MASSIMO COLTRINARI, OSVALDO BIRIBICCHI, DIZIONARIO MINIMO DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE 1943-1945, Viterbo, Edizioni ArcheoAres, Collana I Libri del Nastro Azzurro, Pag. 255, cart. Ill., ISBN 978 88 9 822507  Euro 15.Volume 2

 

Il volume tratta dei primi quattro mesi della Guerra di Liberazione. Essa non fu eroica ne esaltante né oggi è piacevole da ricordare. Fu, primariamente, il risultato di un fallimento che è il fallimento del fascismo sia come movimento che come regime, come gli eventi del 25 luglio stanno a dimostrare. E’ preceduta da una guerra mondiale, che presenta tanti aspetti non esaltanti ma combattuta dalle Forze Armate italiane con valore militare, valore militare chiesto, in tanti casi, fino all’estremo sacrificio. Questo, più le vicende politico militari dell’estate del 1943, portano gli Italiani a dover scegliere con chi e da che parte stare. Dalle scelte del settembre 1943, nascono i fronti della Guerra di Liberazione, in cui il Compendio è articolato, mentre sul nostro territorio viene combattuta da eserciti stranieri una guerra non nostra. Un Compendio che vuole essere quasi didascalico per sottolineare i significati ed i moniti che scaturiscono da quei mesi, attraverso le biografie dei protagonisti. Proprio in loro ricordo il volume, come gli altri del Dizionario è dedicato al monito di Ruggero Zangrandi: a nulla serve il valore ed il sacrificio di migliaia di uomini semplici, se essi devono porre rimedio ad errori di capi vili ed ignavi. Questo è, in stretta sintesi il significato della Guerra di Liberazione

In copertina. 10 dicembre 1943. Il Comandante della V Armata statunitense gen. Clark incontra i comandanti italiani all’indomani della battaglia di Montelungo.

 

MASSIMO COLTRINARI generale, storico, è Direttore del Centro Studi sul Valore Militare CeSVaM) dell’Istituto del Nastro Azzurro

OSVALDO BIRIBICCHI, colonnello, associato al CeSVaM, è componente del Collegio dei Redattori della Rivista “QUADERNI”

Informazioni sulla collana:   www.storiainlaboratoiro.blogspot.com

Il volume è acquistabile in tutte le librerie. Oppure

Presso la Casa Editrice, (Edizioni Archeoares) www.edizioniarcheoares.it

Presso la Segreteria dell’Istituto del Nastro Azzurro (segrreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org)

Non è cedibile singolarmente, ma come opera completa (8 volumi)

Informazioni e dettagli su www.cesvam.org

Utilizzando l’email editoria.cesvam@istitutonastroazzurro.org

venerdì 10 settembre 2021

Iniziativa Storia in Laboratorio - Centenario MIlite Ignoto per le Scuole

 Storia in Laboratorio.

Ricerche integrative a livello personale degli Studenti delle Scuole Secondarie di I e di II grado

 

Il Progetto “Storia in Laboratorio”, la cui prima edizione risale al 2008, ha lo scopo di proporre, attraverso i loro docenti, agli studenti delle scuole Secondarie di I e di II grado argomenti di Storia al fine di focalizzarli attraverso: una prima fase di approfondimento; una seconda fase di elaborazione; una terza fase di pubblicazione/edizione attraverso veicoli come note/articoli e saggi. Nel corso degli anni gli argomenti sono stati ad ampio spettro. In questa edizione del progetto Storia in Laboratorio il tema centrale è il seguente:

 

La traslazione della Salma del Milite Ignoto  1921-2021

“Analisi, considerazione e retaggio un secolo dopo

 

La Partecipazione al progetto è aperta a tutte le Scuole Secondarie di I e di II grado, nelle modalità di cui al punto seguente, attraverso l’inserimento nel P.T.O.F. (“Piano Triennale di Offerta Formativa”), previa l’accettazione e la direzione di un docente di riferimento.

 

Tempi:  Sono i seguenti

 

1.     Agosto 2021. Pubblicazione dei contenuti del Progetto Storia In Laboratorio”

2.     Agosto 2021. Diffusione del progetto attraverso le filiere del Cesvam

3.     Raccolta delle Adesione  da parte delle Scuole ( professore di Riferimento)

4.     Entro la fine di ottobre 2021, inserimento nel POF della scuola del progetto Storia in Laboratorio”

5.     Invio del numero speciale in un numero congruo di copie alla Scuola del Numero Speciale della Rivista QUADERNI dedicato al Milite Ignoro come base documentaria di ricerca entro ottobre 2021 (ALLEGATO 1)

6.     Invio alla Scuola del Materiale di ricerca, se richiesto entro ottobre 2021

7.     Ottobre-Dicembre 2021. Svolgimento di ogni attività di presentazione, ricerca, elaborazione definizione relativa ai contenuti proposti

8.     Entro febbraio 2022 invio a quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org degli elaborati degli studenti

9.     Pubblicazione sulla rivista “QUADERNI ON LINE” degli elaborati a firma del singolo studente e sul blog “www.storiainlaboratori.blogspot.com”

10.  Pubblicazione sul numero 2 del 2022 sulla Rivista QUADERNI degli elaborati, sotto forma di articolo collettivo con presentazione del professore di riferimento

11.  Entro il mese di maggio 2021 invio di un numero di un numero congruo di copie alla Scuola contenti gli elaborati pubblicati

 

 

 

La ricerche può assumere la veste di Una nota (1 cartella, che si intende una pagina  Word, carattere 10, Palatino Limotype) di 22 righe; un articolo (4 cartelle, che si intende un pagina  Word, carattere 10, Palatino Linotype) di 88 righe, un saggio breve (10 cartelle, che si intende un pagina  Word, carattere 10, Palatino Limotype) di 220 righe).

 

Il materiale deve essere inviato a:

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

 

Le Scuole che prenderanno parte al progetto secondo le modalità sopradette inoltre riceveranno, in omaggio, dall’Istituto Nazionale del Nastro Azzurro:

 

il “Dizionario minimo della Grande Guerra”, oramai divenuto importante riferimento biblio-storiografico, strutturato su 12 volumi (ALLEGATO 2).

 

La medaglie del Centenario (ALLEGATO 3) e la Medaglia della Vittoria (ALLEGATO 4)

 

Il Dizionario dovrà obbligatoriamente essere assunto in carico presso la Biblioteca dell’Istituto partecipante al progetto, con relativa comunicazione alla segreteria generale dell’Istituto (segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org.) E’ sempre possibile, qualora sussitano altre esigenze, acquistare detto Dizionario al prezzo di copertina.

 

Notizie ed indicazioni circa il progetto possono anche essere trovati sull filiere informatiche dell’Istituto del Nastro Azzurro, che sono:

 

1.    Sito.  (www.istitutodelnastroazzurro.org) estensione cesvam

 

2.    Piattaforma del Cesvam. (www.cesvam.org) estensione a) ricerca su istanza; b) ricerche su progetto

 

3.    Rivista QUADERNI ON LINE, in www.valoremilitare.blogspot.com  e blog collegati

 

4.    Blog di specializzazione www.lagrandeguerra.blogspot.com  e blog collegati

 

Nella Collana i Libri del Nastro Azzurro vi sono altri titoli dedicati alla Grande Guerra che possono essere richiesti con le modalità del Dizionario da parte delle Scuole. Informazioni in merito utilizzando la email centrostudicesvam@istitutpnastroazzurro.org

 

Attività di diffusione.

 

Il progetto “Storia in laboratorio sarà divulgato nell’ambito della Campagna di Informazione e Diffusione attraverso tutte le Federazioni Provinciali dell’Istituto del Nastro Azzurro che potranno svolgere attività di mediazione con il CESVAM  (email di riferimento: ricerca.cesvam@istitutonastroazzurro.org)

 

Tutte le indicazioni e le informazioni e gli aggiornamenti saranno pubblicate sul blog:

 

www.storiainlaboratorio.blogspot.com