ALBO D'ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1792 AD OGGI - SITUAZIONE

Alla data del 31 MARZO 2023 sono stati inseriti in modo provvisorio:
Decorati individuali 3800
Decorati Collettivi 162

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Associazione Seniores dello IASD: il blog

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domenica 30 aprile 2023

Albo d'Oro Nazionale Decorati Al Valor Militare Italiani e stranieri dal 11792 ad oggi Versione 30 marzo 2023

 

 

DOCUMENTO DI INPIANTO

 

Si indicano i campi che saranno esplicati nella GUIDA PER LA ALIMETAZIONE, LA IMPLEMENTAZIONE, LA CORREZIONE, E LA VERIFICA dell’ALBO D’ORO NAZIONALE  DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1792 AD OGGI.

 

La Maschera di inserimento che si può anche definire “Cruscotto” riporta le seguenti indicazioni:

 

Home Page: Decorazioni Individuali e Decorazioni Collettive:

 

Decorato singolo:

- I Passo Inserimento: ANAGRAFICA DEL DECORATO SINGOLO

                                       Tabella Anagrafica – Anagrafica Decorato

- II  Passo Inserimento:  ASSEGNAZIONE DATI REFERENTI AL DECORATO

                                       Tabella Anagrafica  - Assegnazione Decorazione

 

Decorato Collettivo:

- I Passo Inserimento: ANAGRAFICA DEL DECORATO COLLETTIVO

                                      Tabella Anagrafica -  Anagrafica Decorato Collettivo                                 

-II Passo Inserimento: ASSEGNAZIONE DATI REFERENTE   AL DECORATO 

                                      Tabella Anagrafica Assegnazione Decorazione

 

 

Decorato Singolo;

ANAGRAFICA DEL DECORATO SINGOLO

I Campi sono 10:

Nome, Cognome, Genere (M)(F) , Militare o Civile, Nazionalità , Classe di Leva, Data di Nascita, Luogo di Nascita, Provincia di Nascita, (Regione di Nascita), Utente/Operatore.

 

ASSEGNAZIONE DATI AFFERENTI AL DECORATO

I Campi sono 10 :

Cognome e Nome, Grado Militare (o qualifica Civile), Forza Armata, (Arma/ Corpo), Specialità, Decorazione, Modalità di assegnazione Data (Ciclo di operazioni) dell’evento, Periodo storico (luogo e data di assegnazione), Motivazione, Luogo (Regione Stato) ove si è svolto il fatto , Riferimenti di legge , Fonti, Utente/Operatore

 

 L’Albo d’Oro Nazionale non riporta le Medaglie “Al Merito di Guerra”, al “Merito di Servizio”, Le Medaglie Commemorative,

Ogni altri tipo di Decorazione e di Onorificenza, sia Italiane che Straniere Uno studio particolare sarà fatto per indicare quale tipo

IL Data Base è predisposto per inserire le Medaglie al Merito dell’Esercito, Aeronautica, Marina, Carabinieri, Guardia di Finanza nelle loro varie classi, al momento escluse,

 

Decorato Collettivo

ANAGRAFICA DEL DECORATO COLLETTIVO

I Campi sono 8  :

Denominazione Decorato Collettivo, Soggetto Militare/Civile, Tipologia (Bandiera, Labaro, Stendardo, Gonfalone), Forza Armata, Arma/Corpo, Servizio/Specialità, Periodo storico (luogo e data di assegnazione della decorazione), Comune/Città,          (Submit)

 

ASSEGNAZIONE DATI AFFERENTI AL DECORATO

I Campi sono 11

Denominazione Decorato Collettivo, Decorazione, Data/Ciclo Operativo (da…a) Periodo Storico, Motivazione, Luogo ove fu svolto il fatto di valore, Riferimento di legge, Fonte, Note, Utente/operatore

 

 

I Campi sopra indicati, combinati fra loro, permetteranno di avere risposte a domande di ricerca, tutte incentrate sul Valore Militare.

 

LINK DI RIFERIMENTO E CONSULTAZIONE

 

La maschera di inserimento, detta anche “Cruscotto” riporta alcuni Link di rinvio che sono stati messi per completare il quadro di ricerca. Essi sono:

 

ARCHIVIO DIGITALE

L’Albo d’Oro Nazionale è la diretta estensione dell’ARCHIVIO DIGITALE DEI DECORATI AL VALOR MILITARE, voluto dal Presidente Zanardi (2012) e ne rappresenta la naturale evoluzione ed implementazione. L’ARCHIVIO DIVITALE per prassi deve essere sempre consultato prioritariamente quanto vi sono elementi ulteriori da ricercare.

 

CESVAM – PIATTAFORMA del Centro Studi sul Valore Militare

 

Sito ISTITUTO DEL NASTRO AZZURRO

 

Inoltre vi è una particolare voce definita che allarga la base delle indicazioni definita

 

INFORMAZIONI.

 

GUIDA ALL’INSERIMENTO. E’ stato utilizzato il blog  www.associazionismomilitare.blogspot.com, già attivo dal 2008, in cui sono state riportate le schede di tutte le provincie italiane in cui sono inseriti, a cadenza trimestrale, lo stato di avanzamento dell’inserimento dedicato alla predetta provincia. Inoltre riporta l’ANNESSO al INFOCESVAM, bollettino di informazioni del centro studi sul valore militare, bimestrale, che con il sistema twitter aggiorna lo stato avanzamento lavori nella costruzione dell’Albo d’Oro

 

QUADERNI ON LINE, espressione on line della rivista QUADERNI del Nastro Azzurro, trimestrale, che in una sua rubrica dal n. 1 del 2023, (Notizie CESVAM) riporta indicazioni e notizie sulla costruzione ed implementazione dell’Albo d’Oro. Via via QUADERNI ON LINE  ospiterà indicazioni

 

PUBBLICAZIONI è stato utilizzato il preesistente blog www.storiainlaboratorio.blogspot.com in cui saranno indicate anche tutte le fonti edite dall’Istituto del Nastro Azzurro (dal 1923 al 2023 e anni seguenti) che potrebbero essere utili per la costruzione e la implementazione dell’Albo d’Oro Nazionale e i luoghi ove tali fonti possono essere reperiti, oltre alla Emeroteca/Biblioteca dell’Istituto del Nastro Azzurro. Allo stato attuale detto blog deve essere implementato

 

Inoltre è allo studio l’ipotesi di utilizzare il blog www. Biblioteche.FondoColtrinari.blogspot.com al fine di inserire in un circuito bibliotecario già esistenze tutte le eventuali pubblicazioni reperite o da reperire che potrebbero essere utili come fonti per la creazione ed implementazione dell’albo doro nazionale in relazione alla esplicazione informatica di quello che si intende al momento come ALBO  D’ORO NAZIONALE DECORATI ITALIANI E ESTERI DAL 1792 AD OGGI – RACCOLTA DI TUTTE LE PUBBLICAZIONI CONCERNENTI I DECORATI AL VALORE MILITARE che nel linguaggio di lavro ha assunto al denominazione di ALBO D’ORO SU CARTA

 

Il progetto è incentrato sulla Decorazione (OMS/OMI – Ordine Militare di Savora/Ordine Militare d’Italia. Medaglie al Valore Militare) e sulla relativa Motivazione, con sullo sfondo il Decorato sia individuale che collettivo.

 

 Da qui discendono campi che dovranno permettere di svolgere ricerche a tutto tondo. Ovvero una Data Base a sostegno di tesi di laurea, ricerche avanzate e campagne di studio per archivi/documentazione, superando l’aspetto geografico (provincie ed aree) a sostegno dell’approccio del Valore Militare come fattore immateriale di ogni strategia.

 

Versione 30 settembre 2022 Pen Drive Orioli

giovedì 20 aprile 2023

Albo d'Oro Nazionale dei Decorati Italiani e Stranieri dal 1972 ad oggi. Bibliografia. Elenco I

 


ELENCO N. 1  BIBLIOGRAFIA  alla Data del 30 novembre 2022

Capone F. Il Valore Militare nel Salento, Lecce, Tipografia Gallucci, 1954, pag 246

Castellani L., Pratesi L, Perticucci R., Guffanti A, Albo d’Onore dei Decorati al Valor Militare della provincia di Arezzo, Montevarchi, Federazione provinciale di Arezzo, 2006, pag. 146                                                               

Ferluca L, Decorati al Valor Militare di Trieste, Istria, Fiume Dalmazia, Trieste, Federazione Provinciale di Trieste, 1997, pag. 441

Furiano A., Decorati al Valore Militare e loro congiunti della Tigullia, Chiavari, Federazione Provinciale di Chiavari, 1973, pag 200 (Dattiloscritto)

Gruppo Decorati Ordine Militare d’Italia, Ordine Militare d’Italia, Albo d’Oro 1815 – 1971, Roma, Arte Grafica Editoriale Romani, 1971, pag 746 

Gruppo Medaglie d’Oro, Le Medaglie d’Oro al Valore Militare. Bandiere 1929 – 1954. Individuali 1925 -1941, Roma, Tipografia Regionale, 1965, pag 820, Volume I

Gruppo Medaglie d’Oro, Le Medaglie d’Oro al Valore Militare. Bandiere 1943 – 1945. Individuali 1941 -1981, Roma, Tipografia Regionale, 1982, pag 109

Gruppo Medaglie d’Oro, Le Medaglie d’Oro al Valore Militare. Individuali 1942 -1949, Roma, Tipografia Regionale, 1965, pag 820, Volume II

Istituto Storico del Volontarismo Italiano in Guerra - ISVG, I volontari nelle Forze Armate del Regno d’Italia. Campagna. settembre 1943 – maggio 1945, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito/Marina/Aeronautica, Ufficio Storici Esercito/Marina/Aeronautica, 1981, pag 220

Maffucci A., Albo d’Oro dei combattenti decorati al Valore Militare della provincia di Pistoia, Pistoia, Federazione Provinciale di Pistoia, s.d, Pag. 159

Pepe A., Associazione Nazionale Volontari di Guerra, Albo della Gloria. 610 Medaglie d’Oro al valor militare caduti in combattimento. 1859 -1943, Roma, Giovanni Volpi Editore, 1976. pag 273

Presidenza Nazionale, Statu e Regolamento. Aggiornati con le modifiche del XXIX Congresso Nazionale, Roma, Officine Grafiche San Marcello,, 2014, pag.40

Reggiani L., Libro d’Oro della provincia di Modena, Aggiornamento 1995 Modena, Federazione provinciale di Modena, Tipografia TEM, 1995, pag. 82

Reggiani L., Libro d’Oro della provincia di Modena, Modena, Federazione provinciale di Modena, Stabilimento Poligrafico Artioli, 1968, pag. 147

Revetto R, Sezanne P., Imbrighi P.L., Gli Ordini Cavallereschi, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito, Ufficio Storico, 1997, pag 220

Rocca U., Le Medaglie d’Oro al Valore Militare della Repubblica Italian (1946 -2002), Roma, Tipocartotecnica, 2003, pag.168

Scarpa C., Sesanne P., Le Decorazioni al Valore dei Regni di Sardegna e d’Italia (1793 -1946), Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore della Marina/Marina/Aeronautica, Ufficio Storici Esercito/Marina/Aeronautica, 1976, pag. 480

Scarpa C., Sesanne P., Le Decorazioni al Valore della Repubblica Italiana. Medaglie al Valore e Croce al Valore militare, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore della Marina/Marina/Aeronautica, Ufficio Storici Esercito/Marina/Aeronautica, 1981, pag. 501

Scarpa C., Sesanne P., Le Decorazioni al Valore della Repubblica Italiana. Medaglie al Valore e Croce al Valore militare, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito/Marina/Aeronautica, Ufficio Storici Esercito/Marina/Aeronautica, 1981, 120

Scarpa C., Sezanne P., Le Decorazioni del Regno di Sardegna e del Regno d’Italia. Le Decorazioni al Merito, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore dell’Esercito/Marina/Aeronautica, Ufficio Storici Esercito/Marina/Aeronautica, 1987, Volume I, pag.487

Siccardi F., I Decorati al Valore Militare della provincia di Savona, Savona, Federazione Provinciale di Savona, 1975

Ufficio Storico della Marina Militare, Le Medaglie di bronzo al Valore Militare dal 1889 al 1939, Roma, Ministero della Difesa, Stato Maggiore della Marina, Ufficio Storico, 2001

Zampini F., Militari Marchigiani, Decorati al Valor Militare 1915-1918, 1940-1945 ed altri fronti, Pesaro, Stampato in Proprio, 2014, Pag 519

lunedì 10 aprile 2023

Prigonia in URSS 1941 - 1954. Il retaggio

 


Unione Sovietica.

La prigionia in mano alla U.R.S.S. è quella che ha inciso più a fondo nel retaggio  del sistema socio-politico del dopoguerra. Prima che scoppiasse la guerra fredda, nella metà del 1946, già si avvertivano i sintomi di quelle che saranno le polemiche spesso roventi del dopoguerra. Il 20 agosto 1946, dopo un anno di attesa e di aspettative sempre più crescenti, quando tutti gli altri Paesi belligeranti avevano restituito in grandissima parte i prigionieri in loro mani, un comunicato del Governo di Mosca molto sobrio ed asciutto fa presente che tutti i prigioneri italiani in mano alla URSS erano stati restituiti, tranne un esiguo numero, circa 27, tra ufficiali e soldati, considerati criminali di guerra ed in attesa di giudizio. Tra questi anche un cappellano militare, Padre Brevi, considerato dai sovietici una spia del Vaticano.





In Italia le aspettative erano altre. Si aspettava il rientro di circa 70/80 mila prigionieri dalla Russia. A tutto il 1946 erano stati restituiti 21.000 soldati, di cui circa 11.000 appartenenti all’ARMIR i restanti liberati dall’Armata Rossa dai campi di concentramento tedeschi nella sua avanzata verso occidente.

La polemica divampò violentissima, e si manifestò in modo particolare nello scontro politico tra i partiti di sinistra, in particolare il PCI e i partiti del centro, in particolare la Democrazia Cristiana. L’accusa principale era che la URSS tratteneva i prigionieri italiani come schiavi, per ragioni ideologiche.

La realtà, emersa negli anni novanta all’indomani del crollo della URSS e alla parziale apertura degli archivi sovietici, era ben diversa da quella ipotizzata in Italia. La URSS aveva ragione nel sostenere che aveva restituito tutti i prigionieri italiani in suo possesso. Infatti è stato documentato[1] che l’Armata Rossa, nella sua avanzata verso occidente catturava circa 11.000/11.500 soldati dell’ARMIR e li avviò ai campi di smistamento ( le cosiddette marce del Davai). Nei campi di smistamento entrarono quelli che poi vennero restituì, tranne una percentuale dell’1% che morì per malattie o cause naturali.[2]

La vicenda dei prigionieri in mano alla URSS continuò in temi sempre aspri fino al 1954 quando, dopo la morte di Stalin, furono restituiti gli ultimi prigioneri, circa 10, trattenuti con pretesti e motivi vari.

 Il retaggio di questo particolare segmento del V fronte della Guerra di Liberazione è estremamente pesante. L’Italia inviò prima un Corpo di Spedizione, poi una Arma che raggiunse circa i 200.000. Nel corso delle offensive sovietiche del novembre-dicembre 1942 – gennaio febbraio 1943, che si conclusero con la caduta di Stalingrado, che determinarono la svolta della guerra in Oriente, le forze italiane furono annientate. Circa 100.000 uomini riuscirono a salvarsi tramite una ritirata, la celeberrima ritirata di Russia, ma altrettanti rimasero sul campo. Non per le vicende della guerra, ma in virtù della insipienza dei Comandati italiani sul campo, delle imposizioni tedesche e di un male interpretato senso dell’onore militare. Composte tutte da forze di fanteria, senza mezzi corazzati e meccanizzati, il compito era quello di resistere fino allo stremo sulle posizioni del Don. Una volta che la battaglia avrebbe rilevato le direttrici di attacco in profondità dell’attaccante sovietico, avrebbero dovuto intervenire le forze mobili tedesche, per chiudere le falle. Il compito delle forze Italia quindi fu assolto. L’errore fu il non aver dato di arrendersi sul posto. Sarebbe stata la salvezza di oltre 80.000 soldati italiani. Al contrario, messisi in marcia verso occidente, quanto contemporaneamente i sovietici provvedevano a distruggere tutta l’organizzazione logistica di retrovia con puntate di forze mobili, la speranza di sopravvivere nella steppa d’inverno erano presso che nulle. Infatti i comandi sovietici locali non inseguirono i soldati italiani in marcia, conviti e sicuri che la steppa, il cosidetto generale Inverno, li avrebbe uccisi. Come in realtà accadde. Il prezioso retaggio di questo segmento del V fronte è quello che occorre avere sempre autonomia decisionale quando si partecipa in una coalizione fi forze internazionali ed occorre sempre, in lealtà con gli alleati, preservare l’interesse nazionale. Un retaggio che permeò nel dopoguerra la partecipazione delle forze nazionali alle cosiddette Missioni di Pace, coalizioni internazionali sotto egida id organizzazioni sovranazionali.



[1] UNIRR, Rapporto UNIRR, 1995. In Italia la cifra dei presunti prigionieri era stata fissata in circa 84.000. Dei 201.0000 militari italiani presenti al fronte ai primi di dicembre, come attestano i documenti della Direzione di Commissariato dell’ARMIR sulla forza vettovagliata, ne erano rientrati in Italia 101.000. Pertanto considerate le perdite, a larghe spanne, la cifra dei prigioneri doveva essere circa 84.000 considerate le perdite. In realtà dei 101.000 soldati mancati, 90.000 erano Caduti nella ritirata e circa 11.000 raccolti come prigioneri dai sovietici, che in effetti restituirono. Vds. Coltrinari M., Le Vicende dei Militari Italiani in URSS, Roma, Archepares, 2021.

[2] Il tasso di mortalità nella prigionia in URSS è più o meno quello delle altre prigionie in mano della Gran Bretagna, Francia e Stati uniti.