Ricerche di notizie sulla attività partigiana di Giovanni Bertola

Filippo Bergonzoli scrive: 

 Giovanni Bertola, nato a Palermo nel 1922 e morto a Loano nel 1999 (quando avevo 9 anni) è stato infatti granatiere a Roma e già in pensione nel Ruolo d'Onore, è diventato Generale di corpo d'armata. Purtroppo mia madre e mia zia non sanno molto della sua carriera sia durante la guerra (sembrerebbe infatti che dall'Accademia di Modena sotto il comando del colonnello Duca Giovanni si sia unito col gruppo partigiano Italia e Vittorio Emanuele del generale Rovero) sia dopo. Mi piacerebbe, visto che di lui possiedo moltissime mostrine, stelle, cappelli e medaglie disordinate e impolverate cercare di ricostruire la sua carriera militare come granatiere e come patriota nella guerra di liberazione.

Chiedo notizie in merito

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In allegato troverà il famoso convegno a cui partecipò anche il mio professore Piero Pastoretto e alcuni documenti di mio nonno da partigiano/patriota. Mi piacerebbe molto infatti trovare qualche documento sulla IVE e sulla sua reale appartenenza ad essa, oltre naturalmente alla sua carriera militare successiva e conclusasi col pensionamento del 1979 

Spero lei possa aiutarmi a rendere più chiara questa pagina storica del mio nonno, colgo l'occasione per augurarle cordiali saluti

Per contatti:centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

Luigi Melfi. Logistica e Contabilità Militare. Soggetti Il Furiere

 

Il Furiere

Già in epoca romana tra i gradi della legione vi erano i metatores[1], ossia coloro i quali sceglievano il luogo per l’insediamento dell’accampamento, i c.d. geometri, prima che l’esercito arrivasse.

 

Storicamente il furiere è colui che precede l’arrivo delle truppe per predisporre gli alloggiamenti e organizzare la sistemazione logistica del reparto.

Il furière, anticamente detto forière, deriva dal francese fourrier, ossia addetto al fourrage (foraggio).

Nell’Esercito piemontese il grado di Maresciallo[2] (prima Sergente con tutta una serie di vicessitudini e rimaneggiamenti, ma dal 1814 abbinato al livello ordinativo del Comandante di Squadra) fu sostituito dal grado di Furiere.

Nell’Esercito italiano, fino all’istituzione del grado di Maresciallo nel 1903, tale appellativo era riferito al sottufficiale più anziano della compagnia o del reparto, incaricato dei servizi di contabilità; il termine è poi passato a indicare il sottufficiale (detto anche sottufficiale di contabilità) addetto alla amministrazione e contabilità del reparto (anche in funzione aggettivale come maresciallo furiere o sergente furiere)[3].

Dunque nell'Esercito italiano il grado di Maresciallo, appartenente alla categoria Sottufficiali, sostituì quello di Furiere e venne riordinato sui tre livelli ordinativi di Compagnia (Mar. Ord.), di Battaglione (Mar. Ca.) e di Reggimento (Mar. Magg.), con funzioni logistico-amministrative. Nel 1916 la categoria si arricchirà di un nuovo e ulteriore grado, l’Aiutante di Battaglia[4].

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[1]      Veg. mil. 2,7 metatores qui praecedentes locum eligunt castris Per approfondimenti v. Antonino Grillone, Lessico ed espressioni della gromatica militare dello ps. Igino in Les vocabulaires techniques des arpenteurs romains. Actes du colloque international (Besançon, 19-21 septembre 2002) Besançon : Institut des Sciences et Techniques de l'Antiquité, 2006. 226 p. (Collection « ISTA », 993) pp. 125-136.

[2]      Etimologicamente la parola è ottenuta dalla fusione delle parole arabe marah e skalk, ossia cavallo e servo, quindi letteralmente “servo del cavallo” nella accezione di maniscalco.

[3]      Informazioni tratte da https://www.treccani.it/vocabolario/furiere/

[4]      Per approfondimenti v. http://www.esercito.difesa.it/storia/pagine/04i-sottufficiali.aspx

Ricostituita la Federazione del Sulcis Iglesiente dell'Istituto del Nastro Azzurro

 

COMUNICATO STAMPA

 

Si è costituita, con sede ad Iglesias, la Federazione del Sulcis Iglesiente dell’Istituto del Nastro Azzurro.

L’Istituto del Nastro Azzurro fra decorati al Valor Militare, si è costituito in Roma il 26 marzo 1923 ed è stato eretto in Ente Morale con R.D. 31 maggio 1928 n.1308. L’Istituto è apolitico, apartitico e si propone in base alle norme statutarie di:

a) nobilitare il segno del valore, richiedendo ai propri associati, la rigida osservanza delle leggi dell’onore e del dovere in ogni atto della loro vita privata e pubblica;

b) affermare ed esaltare con l’esempio e con opere di propaganda il valore e le virtù militari italiane diffondendo, particolarmente nei giovani, la coscienza dei doveri verso la Patria;

c) ravvivare il ricordo degli eroismi compiuti, anche mediante pellegrinaggi ai luoghi dove più rifulse il valore italiano;

d) assistere gli iscritti tutelandone gli interessi morali e materiali.

Ad Iglesias, Carbonia ed in altri Paesi del Sulcis Iglesiente già in passato erano presenti sezioni dell’Istituto che raggruppavano i decorati al Valor Militare del territorio che, con i loro labari, partecipavano alle cerimonie istituzionali del periodo.

L’esigenza di ricerca storica in ambito militare e tramandare alle future generazioni ha portato alcuni appassionati del territorio a chiedere alla sede centrale dell’Istituto l’adesione ad esso.

L’accettazione dei soci e la costituzione in Federazione è stata disposta dal Gen. B. dott. Carlo Maria Magnani, presidente nazionale del sodalizio, con l’auspicio della celere elezione delle cariche sociali al fine di svolgere, anche in questo territorio, proficua opera di diffusione dei principi di amor di Patria alla base della vita di ogni Popolo, con particolare riferimento ai giovani affinchè si trasmetta la memoria storica nazionale ed i valori fondanti dello Stato e i doveri verso la Patria.

Nell’ampio dibattito è emersa la volontà di elaborare un nuovo censimento dei combattenti decorati al Valore Militare per tutti i paesi del Sulcis Iglesiente ed invitare i discendenti ad aderire all’associazione; sono stati inoltre proposti dei progetti di ricerca tendenti alla individuazione dei caduti sardi di  El Alamein e, in collaborazione con le altre associazioni combattentistiche e d’arma, partecipare al progetto per il riconoscimento agli ex IMI (Internati Militari Italiani) o ai diretti discendenti della Medaglia d’Onore, inoltre è stato espresso interesse e volontà di partecipazione ai progetti di memoria per il ricordo della presenza dei prigionieri austro ungarici in Sardegna.

Le attività di ricerca saranno condotte in collaborazione con il CESVAM (Centro Studi Valore Militare) presieduto dal Gen. Dott. Massimo Coltrinari.

L’assemblea ha ritenuto inoltre necessario, anche in accordo con le altre associazioni, le scuole e le istituzioni del territorio, svolgere attività di stimolo e formazione affinchè vengano condotte ricerche e momenti di memoria attiva per il ricordo dei caduti in guerra. A tal proposito è stato espresso vivo apprezzamento nei confronti del Consiglio Comunale di Iglesias che, nella seduta del 17 giungo u.s. ha approvato all’unanimità la concessione della cittadinanza onoraria al MILITE IGNOTO, auspicando che tale gesto sia compiuto da tutti i Comuni del Sulcis Iglesiente e della Sardegna, l’anno del centenario della traslazione del Milite Ignoto dovrà vedere anche l’Istituto territoriale impegnato in attività di divulgazione storica.

A conclusione del dibattito si è proceduto all’elezione degli organismi statutari.

Sono stati eletti Giorgio Madeddu Presidente, Attilio Burdi Vice Presidente, Pierpaolo Sanna Segretario Tesoriere, Enrico Contini e Federico Garau Consiglieri.