ALBO D'ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1792 AD OGGI - SITUAZIONE

Alla data del 31 MARZO 2023 sono stati inseriti in modo provvisorio:
Decorati individuali 3800
Decorati Collettivi 162

Lo Stemma della Associazione Seniores dello IASD

Associazione Seniores dello IASD: il blog

Il Blog della Associazione Seniores dello IASD è:
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Palazzo Salviati. La Storia

chi avesse note, notizie, documenti e indicazioni riguardante Palazzo Salviati è pregato di inviarlo all'indirizzo e mail quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org



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giovedì 31 dicembre 2020

Bilancio 2020 accesso al Blog

 


Il presente blog in questo 2020 ha avuto dalla sua apertura n.  20700      accessi

La media degli accessi al blog è stata:

I Trimestre  pari a 30

II Trimestre pari a 111

III Trimestre pari a 25

IV Trimestre pari a 93

La media degli accessi annua è di 54      elementi

I Post totali dalla apertura del blog  è pari a 470

I Trimestre  pari a 3

II Trimestre pari a 3,67

III Trimestre pari a 2,22

IV Trimestre pari a 3,42

La media dei post per l’anno 2020 è di 3,42    ogni mese

giovedì 10 dicembre 2020

Volume: La Guerra Italiana alla URSS 1941- 1943. Le Operazioni

 


MASSIMO COLTRINARI, LA GUERRA ITALIANA ALLA’URSS. 1941-1943. LE OPERAZIONI.I Prigionieri Italiani nella Seconda Guerra Mondiale in Unione Sovietica, Roma, Società Editrice Nuova Cultura – Università Sapienza, Collana I Libri del Nastro Azzurro, Pag.262, ISBN 978 88 8 61345744, Euro 20

È anomalo che un Esercito, qualunque esso sia, subisca al termine di un ciclo operativo in uno scacchiere, come è accaduto all'Esercito italiano nel 1942-1943, perdite tra il 45-50 % del personale impiegato in termini di Caduti, Dispersi e Prigionieri e di oltre il 95% del materiale. Sono cifre troppo anomale per non richiedere uno studio più approfondito per comprendere come mai tutto questo sia potuto accadere.

È l'argomento che viene trattato in questo volume: dopo aver descritto i fatti, si cerca di focalizzare le cause di tanto disastro. Si propone la tesi che queste perdite abnormi non siano dovute principalmente e solamente alle carenze di equipaggiamento, come si continua a credere, ma ad una serie di altre cause.

Nel volume sono individuate: nella avventatezza e superficialità strategica del vertice politico del tempo; nella acquiescenza pedissequa del vertice militare di allora che non fece prevalere, nel processo decisionale le considerazioni tecnico-operative, poi sbandierate con insistenza a disastro avvenuto; nella incapacità dei comandanti in loco di valutare realisticamente la situazione prendendo le discendenti difficili e virili decisioni; nel mancato appoggio al limite del tradimento, dell'alleato tedesco che prima ordina la resistenza ad oltranza delle forze italiane, e poi le abbandona al loro destino; nella constatazione che anche il miglior equipaggiamento non sarebbe stato sufficiente ad evitare tale disastro, date le condizioni in cui operano, durante la ritirata le nostre Forze Armate.

Il volume è premessa a quello dedicato alla prigionia italiana in mano della URSS nel periodo del 1941-1954 in cui si sostiene la tesi che la mortalità della prigionia in mano alla URSS è equivalente a quella di altre prigionie della Seconda Guerra Mondiale

 

Il volume è acquistabile in tutte le librerie. Oppure

Presso la Casa Editrice, (Società Editrice Nuova Cultura attraverso la email:

ordini@nuovacultua.it o il sito: www.nuovacultura.it/ collane scientifiche)

Presso la Segreteria dell’Istituto del Nastro Azzurro (segrreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org)

Informazioni e dettagli su www.cesvam.org







domenica 6 dicembre 2020

L'Associazionismo militare e le uniformi


 Uno dei temi più dibattuti in ambito associazionismo militare è l'uso dell'uniforme. Non essendoci una autorità centrale che stabilisce dispone e controlla l'uso della uniforme, l'uso della  medesima è affidato in linea  generale ai presidenti nazionali, ma in pratica alla iniziativa dei singoli associati in quanto in ambito associativo l'autorità dei presidenti è lieve. La conseguenza è sotto gli occhi di tutti. Vi sono associati che si attengono alle regole, altri che invece danno libero sfogo alla loro fantasia. pertanto se ne vedono di tutti i colori, con un contributo alla uniformologia, scienza ausiliaria della storia, veramente grande. In ambito associativo non è tenuto in nessun conto il concetto di "serie di vestiario" ovvero l'armonico impiego consequenziale di un tipo di uniforme. Non potendo avere come ovvio solo un tipo di uniformi, è gioco forza avere più uniformi. Pertanto si hanno uniformi ordinaria, uniforme da combattimento, uniforme da sera, uniforme storica, uniforme da fatica. Inoltre le condizioni climatiche incidono sul tipo di uniforme, pertanto abbiamo uniforme ordinaria estiva ed  uniforme ordinaria invernale, uniforme da combattimento estiva, uniforme da combattimento invernale, uniforme da sera estiva, uniforme  da sera invernale, uniforme da fatica estiva, uniforme da fatica invernale. Tutti i tipi di uniforme nelle sue componenti hanno la disciplina d'uso nella già citata "serie di vestiario". Ovviamente il decisore può stabilire che alcuni elementi possono essere in comune  più uniformi, per ovvi motivi di praticità ed economia; ma deve essere lui a stabilirlo, non lasciato alla iniziativa del singolo. Pertanto la materia è un indice della serietà, compattezza, espressione dell'azione di comando e quindi della capacità di ogni comandante di essere in grado di non avere scostamenti tra quanto stabilito e quanto eseguito.  Uniforme significa quindi essere "uniformi", secondo un dettato stabilito. Se questo è il criterio abbiamo uno strumento per pesare in modo corretto chi indossa una uniforme. 

E' con vero piacere ed orgoglio, da quando è stata introdotta l'uniforme storica per gli allievi della Accademia Militare di Modena constatare ad ogni occasione che è praticamente impossibile trovare un allievo che non indossi l'uniforme secondo quanto stabilito. Di contro se prendi come parametro in ogni città il corpo dei vigili urbani, che indossano una uniforme, trovi una panoplia di soluzioni che sono veramente interessanti in quanto la realtà supera di gran lunga la fantasia più sfrenata. Da ciò discende il peso specifico che incide sulla considerazione di entri che hanno i loro componenti interpreti dell'uso della uniforme.

 Il dibattito è aperto.