Articolo apparso sulla stampa locale per la giornata dedicata
a Lauro de Bosis
01/10/08 Ancona - Nella sala del Consiglio comunale verrà ricordato venerdì prossimo 3 ottobre il celebre compatriota Lauro De Bosis, cui la città ha intitolato in passato una via.Il convegno, che avrà inizio alle ore 9,30 per concludersi in mattinata, costituisce un omaggio ad un poeta ed una figura dal forte impegno civile, scomparsa esattamente 76 anni fa, il 3 ottobre del 1931, in seguito ad un avventuroso viaggio in aereo che lo portò a scaricare sulla capitale 400.000 manifestini inneggianti alla libertà tradita dal Governo Mussolini. L’iniziativa si svolge ad Ancona, città di cui la famiglia De Bosis è originaria e con la quale mantiene i rapporti con i territorio grazie alla presenza del nipote di Lauro De Bosis, l’Ambasciatore Alessandro Cortese De Bosis, storico residente di Portonovo nell’omonima torre. I lavori saranno aperti dal saluto delle Autorità e del sindaco Fabio Sturani; sono poi previsti gli interventi del Generale di Brigata Massimo Coltrinari, anconetano, direttore della rivista II° Risorgimento, che descriverà l’ impresa, il pensiero e l’azione di Lauro De Bosis.Alessandro Cortese De Bosis porrà l’accento sul ricordo, la famiglia ed il legame con Ancona. Alessandra Poggi, ricercatrice senigalliese residente a Roma, parlerà su “Lauro de Bosis, Gaetano Salvemini e l’antifascismo italiano negli Stati Uniti”, mentre l’altra ricercatrice Nelia Zamponi affronterà il tema dell’attualità di Lauro De Bosis.Sulla vita e le scelte di Lauro ha certamente influito suo padre, Adolfo De Bosis, poeta e direttore della rivista “Il Convito” fondata nel 1899 che aveva come collaboratori Pascoli, Carducci, D’Annunzio e Scarfoglio. Nei primi ani del 1900 Adolfo affittò la torre di Portonovo, che verrà acquistata dalla famiglia nel 1924. Lauro, nacque a Roma nel 1901. Poeta, letterato, studioso svolse attività di conferenziere in America ma ogni estate ritornava a Portonovo dove scrisse “Icaro” e tradotto l’Antigone. Antifascista, liberale-risorgimentale, rivendicava a Mussolini ed alle sue leggi il tradimento dello spirito del Risorgimento. Fondò un movimento, Alleanza nazionale, che aveva lo scopo di rilanciare le libertà tradite dal fascismo. I suoi amici, per questo motivo, vennero a lungo incarcerati. Infine, la storica impresa: dall’America raggiunta l’Europa e acquistato un velivolo , con solo 6 ore di volo alle spalle, partì da Genova e riuscì a sorvolare Roma, lanciando 400.000 volantini. Purtroppo scomparve con il suo aereo. L’intera stampa europea dell’epoca diede risalto alla sua eroica impresa descritta come ”un certificato in vita della libertà”. Lo stesso Spadolini ricordò Lauro De Bosis e la sua impresa come anello di congiunzione fra i primi antifascisti ed i movimento partigiano”.
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