ALBO D'ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1792 AD OGGI - SITUAZIONE

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martedì 20 settembre 2022

3° Reggimento Fanteria "Piemonte"

 

Motto “Fidem Cruore Signavi”

Campagne di Guerra:

1635-59 Liberazione del Milanese, 1672 Liguria, 1674-78 Olanda, 1690-95 Difesa Savoia, 1696 Valenza, 1704-12 Successione di Spagna, 1718-19 Sicilia, 1733-35 Successione di Polonia, 1742-48 Successione d’Austria,1792-96 Piemonte, 1799 Lombardia, 1800 Piemonte, 1813 (L’Opital), 1848-49 I d’indipendenza, 1855.56 Crimea, 1859 liberazione della Lombardia, 1866 liberazione del Veneto, 1887-88 Eritrea,1915-18 Italo-Austriaca,1935-36 Italo Etiopica,

Ricompense al V.M.:  

Alla Bandiera: 2 Cav. Ord. Mil. Savoia, 2 Medaglie d’Argento, 2 di

 Bronzo, Agli Ufficiali e Truppa: 1 Medaglia d’Oro, 288 d’Argento, 156 di   Bronzo, 18 Croci di Guerra.

Perdite in Combattimento:

Ufficiali: morti 41, feriti 64, dispersi 30, Truppa: morti 629, feriti 2845, dispersi 417

Festa del Reggimento: 23 marzo

 

Trae origine dal reggimento piemontese Catalano Alfieri (1636) che prese poi il nome di “Reggimento piemontese di S.A.R.” (1641) e quindi di Reggimento di Piemonte di S.A.R. (22 giugno 1664), nel 1710, l’altro reggimento detto della Croce bianca.

Fece parte, durante gli eventi del 1796-1814, della 3ª mezza brigata di linea dell’esercito della nazione piemontese, ma in Sardegna fu conservata una sua compagnia che divenne poi, nel 1800, un battaglione detto di Piemonte, incorporando il reggimento provinciale di Torino e parte di quello di Susa. La brigata si sdoppiò nei due reggimenti 1° e 2° nel 1831, ma il 4 maggio 1839 questi assunsero l’ordinativo di 3° e 4° reggimento fanteria della Brigata Piemonte, che assunse poi, nel 1926, la denominazione di XXIX brigata. Il 3° reggimento fanteria partecipò alle vicende dell’esercito del vecchio Piemonte con Francia, Spagna, e Austria, alle guerre di successione, alla guerra contro Genova combattendo sulle Alpi marittime, in Savoia e partecipando alla battaglia di Staffarda, all’assedio di Valenza (1696), alla difesa d’Ivrea, di Torino, all’assedio di Tolone. Fu alla difesa di Messina (171-19) e alla battaglia di Guastalla. Prese parte alla guerre di Carlo Emanuele, nel XVIII secolo, alle vicende 1792-96 in Sardegna, sulle Marittime, alla battaglia di Loano, a Magnano (1799) e sul valico di Tenda (1800). Nella 1ª guerra d’indipendenza le sue compagnie fucilieri 1ª e 4ª meritarono la medaglia di bronzo e il reggimento due medaglie d’argento al valor militare. Alla spedizione dio Crimea partecipò con 4 compagnie che formarono un battaglione del 2° reggimento. Nella guerra del ’59 si batté sulla Sesia, a Confienza, a Madonna della Scoperta e si trovò a Peschiera. Fu a Custoza nel ’66 e concorse per la formazione di reparti per le guerre d’Africa (1887-88 e 1895-96) e per la campagna italo-turca (1911-12). Nella grande guerra (1915-18) combatté sul Freikofel, sul Pal Piccolo, sul Pal Grande, sul Lemerle, a Camporovere in Val d’Assa, sull’Ortigara, sul San Marco, a Nervesa, e partecipò alla battaglia finale col forzamento del Piave, meritando la medaglia di bronzo al valor militare per il suo slancio ed ardimento. Mobilitato, prese parte attiva alla guerra italo-etiopica del 1935-36. La bandiera del 3° reggimento si fregia anche di due croci di cavaliere dell’Ordine militare di Savoia per le campagne del 1915-18 e 1935-36.

 

 


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