ALBO D'ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1792 AD OGGI - SITUAZIONE

Alla data del 31 MARZO 2023 sono stati inseriti in modo provvisorio:
Decorati individuali 3800
Decorati Collettivi 162

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Palazzo Salviati. La Storia

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giovedì 31 luglio 2025

INFOCESVAM N. 3 DEL 2025 MAGGIO GIUGNO 2025 1 GIUGNO 2025

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO XII, 65/66/, N. 3, Maggio - Giugno 2025, 1 luglio 2025

XII/3/1001 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XII anno di edizione, 3 il Bimestre di edizione di INFOCESVAM, 1001 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro, in funzione del supporto scientifico alla offerta formativa dei Master. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento

XII/3/1002 - La sessione estiva di Laurea (Anno Accademico 2024 – 2025 ed anni accademici precedenti) per i Master di 1° Liv. Storia Militare Contemporana e Politica Militare Comparata dal 1960 ad oggi si è tenuta in sede il giorno 16 giugno 2025. Di seguito i nomi dei laureati.

XII/3/1003 – Progetto 2020/2 Prigionia italiana in mano Britannica 1941 -1947. Il Primo volume Africa Orientale Italiana 1935-1940. “Impero: tra realtà e propaganda” è nella versione Bozza 1 Revisione. Compilazione Indici dei Nomi propri, geografici e militari. La copertina è stata composta ed edita.

XII/3/1004 - Collaborazione CESVAM – Associazioni. Roma. 26 giugno 2025 il Direttore del CESVAM, presso la sede del Gruppo Medaglie d’Oro ha presidetuo alla presentazione del Volume di Giovanni Cecini “ I grandi Eroi della Seconda Guerra Mondiale”

XII/3/1005 - I Laureati alla Sessione di Laurea estiva di Politica Militare Comparata (vds XII/3/1002) sono: Dr. Casamento; Dr. Corona. Si sono ritirati per questo anno accademico 4 frequentatori.

XII/3/1006 - XII/2/984 – Progetto 2024/4 “Dal Corpo di Liberazione ai Gruppi di Combattimento” Predisposto il Manoscritto 1. Chiesto preventivo di Spesa alla Casa Editrice. Predisposta Bibliografia, Prefazione, Premessa, Ringraziamenti

XII/3/1007 - In distribuzione il n. 2 del 2025 della Rivista QUADERNI. Numero Copie su carta 250, di cui 200 in distribuzione, 10 Archivio Emeroteca, 40 a disposizione. Richiedere copie su carta a: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org

XII/3/1008 - E’ in preparazione il “CESVAM REPORT” Settembre 2021 – Agosto 2025. N 4 della Rivista QUADERNI” che completa i Report Settembre 2014 – Agosto 2019 (2019) e Settembre 2019 – Agosto 2021 ( 2021). Richiesto preventivo di Spesa. Edizione speciale della Rivista “QUADERNI”

XII/3/1009 - I Laureati alla Sessione di Laurea estiva di Storia Militare Contemparane dal 1792 ad oggi (vds XII/3/1002) sono: Dr.ssa Pasin; Dr. Rustioni, Dr.Boldrini, Dr. Piccione, Dr. Picchierri, Dr.Foria. Si sono ritirati per questo anno accademico 5 frequentatori. Tutti i laureati hanno manifesto l’intenzione di continuare a collaborare con il CESVAM

XII/3/1010 – Castelferreti (AN) - Collaborazione CESVAM – Associazioni. Roma. 26 giugno 2025 il Direttore del CESVAM, insieme al presidente della Federazione Regionale delle Marche, MAVM Claudio Fiori, il 13 giugno 2025 ha presenziato al Convegno “81° anniversario del passaggio del Fronte 1944- 2025. E’ stata svolta la Relazione “Il valore militare al femminile durate la Guerra di Liberazione 1943 – 1945”. Ricordata la staffetta partigiana Teresa Vergalli.

XII/3/1011 - Canale You Tube dedicato all’Istituto del Nastro Azzurro. Mese di Maggio, 4 Video, mese di Giugno, 4 video. Redazione ed edizione a cura del CESVAM I video sono trasmessi ogni giovedì, (ore 08.00). Titolo Canale ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM

XII/3/1012 – In occasione della presentazione (Vds. XII/3/1004 del Volume di Giovanni Cecini il 26 giugno 2025 è stato consegnato l’Emblema Araldico al Dott. Goffredo Zignani, nipote della MOVM Goffredo Zignani, fucilato dai tedeschi il 19 novembre 1943 ad Elbassan (Albania). Il Dott. Goffredo Zignani ha chiesto di iscriversi alla Federazione Provinciale di Ancona, per continuare la collaborazione con il CESVAM.

XII/3/1013 - Progetto 2024/2 – Progetto “ 80° della Liberazione. 1944. I Martiti di Fiesole e gli Eccidi in Toscana”. Collaborazione con la Federazione Regionale della Toscana. Coautore Manuel Vignola. Predisposto il Manoscritto 2. Acquisti i dati della II e III Parte ( Vittine da 2 a 9 e Vittime da 10 a 49) Si hanno quindi tutti gli episodi (1415) in cui si sono avute vittime plurime

XII/3/1014 - Collaborazione CESVAM – Associazioni. Associazione Ex Allievi della Nunziatella Sezione del Lazio. Cinema in Divisa. Dato il contributo alla presentazione dei fil di carattere storico. Ed al Giornale illustrativo. Svolto mercoledi 11 giugno 2025 l’incontro di presentazione, alla Scuola Ufficiali dei Carabinieri, di Roma, l’incontro di presentazione per il 2025/2026.

XII/3/1015 - La sessione estiva di Laurea (Anno Accademico 2024 – 2025 ed anni accademici precedenti) per i Master di 1° Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale si è tenuta in sede il giorno 30 giugno 2025. Di seguito i nomi dei laureati.

XII/3/1016 - Progetto 2024/3 – Progetto “ Il Valore Militare e le Fosse Ardeatine”. Collaborazione con Aladino Lombardi. Contatti diretti con la Direzione del Museo della Liberazione di Via Tasso a Roma. Predisposto il Manoscritto n. 3. Predisposto i materiali per tutti i decorati. Predispostta Bibliografia, Premessa, Nota Autore, Presentazione e Prefazione .

XII/3/1017 – Pesaro – Collaborazione CESVAM Federazioni. Federazione Provinciale di Pesaro. Federazione Provinciale di Teramo, 13 giugno 2025. “ Lassu dove volano gli eroi. Storie di aviatori pesaresi e teramani. Il Presidente della Federazione Regionale delle marche dell’Istituto MAVM Claudio Fiori ha svolto un intervento sui temi del Valore Militare e suoi significati. Presentata una vetrina con alcune le pubblicazioni del CESVAM e del materiale divulgativo.

XII/3/1018 – Nel prossimo numero si darà conto delle CHAT attivate per agevolare la comunicazione circolare tra tutte le componenti CESVAM

XII/3/1019 - Gli articoli, note ed altro materiale per la rivista QUADERNI devono essere inviati alla Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org) entro il 15 luglio 2025 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 3 del 2025. (Uscita luglio 2025)

XII/3/1020 – Progetto 2024/1 – “80° della Guerra di Liberazione. Monte Marrone. 1 -10 Aprile 1944. la svolta”. Predisposto in bozza i capitoli I, II, III, IV, e la Bibliografia generale e di pertinenza. Compilati La Premessa, Introduzione, Bibliografia, Nota dell’Autore. Richiesto il preventivo alla Casa Editrice. Predisposto il Manoscritto 2.

XII/3/1021 - In occasione della Conferenza (Vds. XII/3/1010) il 13 giugno 2025 è stato consegnato l’Emblema Araldico al Dott. Carlo Mariotti Zignani, nipote del pludecorato Carlo Mariotti, combattente della I e della II guerra mondiale Il Dott. Carlo Mariotti è socio della Federazione Provinciale di Ancona dell’Istituto del Nastro Azzurro

XII/3/1022 - I Laureati alla Sessione di Laurea estiva di Terrorismo ed Antiterrosimo (vds XII/3/1015) sono: Dr.ssa Bernardini; Dr. Sprenberg, Dr.Speranza, Dr. Garbo, Dr. Alfano , Dr.Revelli. Dr.Avallone, Dr. Aldramaki. Si sono ritirati per questo anno accademico 6 frequentatori. Alcuni di loro hanno manifesto l’intenzione di continuare a collaborare con il CESVAM

XII/3/1023 - Progetto 2024/3 – Titolo. “Dal Corpo Italiano di Liberazione ai Gruppi di combattimento”. Terminata la raccolta del materiale documentario e di quello iconografico. Predisposto il manoscritto 3. da predisporre la Copertina.Predisposto Nota Autore e Ringraziamenti. Predisposta Bibligrafia

XII/3/1024 – Indirizzo del Canale You Tube dell’Istituto Nastro Azzurro. La parola da digitare sulla icona di ricerca è CESVAM

XII/3/1025 - Prossimo INFOCESVAM (luglio - agosto) sarà pubblicato il 1 settembre 2025. I precedenti numeri di INFOCESVAM (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. e sui vari blog sia storici e che geografici.

(a cura di Massimo Coltrinari) info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org



domenica 20 luglio 2025

MUseo dell'Istituto del Nastro Azzurro Guida


 Centro Studi sul Valore Militare

 Emeroteca


giovedì 10 luglio 2025

Informazione e controllo nella dinamica strutturale

 

 Ten. cpl Art. Pe. Sergio Benedetto Sabetta

 

             La memoria non è qualcosa di statico, bensì evolutivo, essa si trasforma e viene rielaborata nello scorrere del tempo, inoltre entra in un rapporto dialettico tra memoria individuale e memoria collettiva, questo comporta l’entrata in gioco delle valutazioni di potere.

         Essa nel permettere di formare delle teorie del mondo, permette a sua volta di cercare di predire il futuro, guidandoci nel nostro agire, tale prospettiva deriva dalla combinazione delle informazioni che abbiamo accumulato.

         L’archiviare le informazioni comporta tuttavia la necessità del selezionare e quindi dimenticare, in questo vi è la base della successiva sinterizzazione, necessaria per una teorizzazione che guidi la conoscenza.

         Dalla memoria nasce la storia, la quale è politica, ma anche la non storia o a-storia, il momento della a-storia è concentrato sull’attuale, sul presente, ha un fine esclusivamente economico, consumistico, nascondendo la necessità della previsione del futuro, è quindi a-politico.

         Una dimensione favorita dalla tecnicizzazione sempre più spinta che, nel falsare la dimensione dei rapporti umani, ne impone una velocizzazione che impedisce l’approfondimento in favore di una ricorrente superficialità.

         Ma la libertà risiede nella elaborazione della memoria, ossia nella storia, una circostanza ancor più valida per l’Italia, dove il suo annullamento ne permette una nuova colonizzazione, d’altronde, proprio per la sua posizione geo – strategica, essa costituisce un obiettivo molto importante.

         Nella difficoltà di definire il passato vi è il negare la storia, appiattire la libertà in una superficiale e indefinita eguaglianza, che in realtà rende succubi di forze non definite, una “ eguaglianza neutralizzante” quale risultato della cultura woke e della cancel culture, ma anche del politicamente corretto.

         La cancellazione avviene attraverso una progressiva e sempre più spinta semplificazione, fino a rendere indefinita la memoria e quindi la storia, quella che è stata definita  anche come la “fine della storia”. ( Il futuro della memoria, 47 – 55, in “La fine della Guerra”, Limes 4/2024)

            Tanto premesso, si può osservare che il crescere della mobilità sociale per fini economici o per altre preferenze, sociali e politico – strategiche, ( c. d. neoutilitarismo di J. Harsany ) comporta una crescente dinamicità delle  singole unità costituenti la società, che vanno dalla organizzazione al singolo individuo, secondo una frenesia browniana tale da potersi individuare come un motore browniano sociale.

         Le singole unità con l’aumentare del moto aumentano le probabilità di scontro che possono trasformarsi da semplice urto in attrito strutturale, quali guerre. Nell’urto vi è uno scambio di informazioni, nell’attrito o in altre forme di dissipazione, al contrario, una perdita di informazioni per degrado e alla lunga un probabile decadimento strutturale.

         Deve considerarsi che come nei moti browniani l’interazione della particella con il bagno termico è rappresentata dalla somma di due forze correlate, una dovuta alla viscosità del fluido e l’altra irregolare che riproduce la collisione tra particelle e molecole del bagno termico, altrettanto nel tessuto sociale la sua più o meno densa viscosità si comporta come una forza di Stokes proporzionale e opposta al singolo movimento che ne rallenta pertanto la dinamicità e gli urti, sia con elementi della struttura che con gli altri portatori di interessi.

         Immettendo energia in senso lato, ossia risorse umane e finanziarie, nel sistema si comunica una dinamicità alle singole particelle, l’agitazione del mezzo circostante si trasmette più o meno intensamente alle unità e questa differenza di velocità tra le parti stesse produce nuovo lavoro per differenza, si crea in altre parole una simmetria che dipende dal contesto sociale, dall’energia di colui che agisce e dalla situazione degli altri soggetti con cui si interagisce.

         Cresce pertanto come scoria una conflittualità che sfocia in molti casi in una conflittualità legale a cui si reagisce con una immissione di risorse al fine di una maggiore efficienza degli apparati giudiziario e burocratico intesi come regolatori, circostanza che non può comunque distrarre dal cercare in queste aree un minimo comune denominatore culturale onde evitare l’annichilimento ossia l’entropia del sistema.

         L’aumento della conflittualità per un maggiore dinamismo comporta non solo un aumento delle strutture di controllo per mantenere efficiente  il sistema, ma anche una crescita delle difficoltà di una ordinata informazione con conseguente ulteriore spinta alla crescita di reti informative non ufficiali, aiutate nel loro radicarsi nelle strutture dalle nuove tecnologie.

         L’informazione è una variabile nascosta , ossia non misurabile e portante per il sorgere della struttura, si deve inoltre considerare che è ciò che l’osservatore sa della struttura a modificare la stessa a seguito del suo agire, su cui influisce tra l’altro il suo vissuto e le sue aspirazioni, è in sostanza l’influenza dell’osservatore sulla complessità del sistema, secondo il principio di indeterminazione di Heisemberg per i sistemi sub-atomici.

         La creazione di strutture complesse richiede due categorie di informazioni differenti una per le varie componenti e l’altra per l’armonizzazione del sistema, se l’informazione per ciascun elemento può essere uguale nelle varie strutture, la differenza fra di esse deriva essenzialmente dalle informazioni sul sistema architettonico.

         Si deve tenere presente che produrre la complessità non è difficile, difficile è controllarla necessitando il tutto di una enorme quantità di informazioni e quindi di energia all’interno della struttura, la quale aumenta secondo una funzione non lineare ma quadratica, con una percentuale sempre maggiore del sistema dedicata al controllo. Ne deriva intuitivamente che la crescita secondo un rapporto non lineare tra regolazione e funzione crea un limite alla velocità di crescita a causa dell’architettura di controllo, fin che non ne venga cambiato il sistema.

         Consegue che i limiti ad una crescita strutturale efficiente potrebbero essere determinati non solo da fattori esterni ambientali, ma bensì dai propri limiti interni regolativi sull’architettura del sistema, pertanto più il controllo è avanzato maggiore è la possibilità di rendere complessa la struttura in forma efficiente.

         Possiamo immaginare l’intero universo sociale come una bolla in cui vi è una schiuma di bolle in espansione le cui singole bolle corrispondono alle strutture (teoria dei sistemi), ognuna con proprie specifiche leggi fisiche e fornita di autonoma capacità di elaborazione. Queste tendono ad espandersi, ma per crescere hanno bisogno di risorse che devono immettersi più lentamente della crescita, pena il rischio di esplosione ossia di frantumazione.

         Nell’ipotesi inversa che la struttura diminuisca progressivamente di dimensioni cresce la forza di controllo reciproco fra i componenti a seguito dell’aumento di attrito per compressione ( forza gravitazionale ), parallelamente la capacità di elaborazione diminuisce come estensione quantitativa della memoria ma aumenta come velocità diminuendo il tempo di trasmissione ( elasticizzazione ) delle informazioni.

Si può considerare il tempo di elaborazione e comunicazione di una struttura pari al tempo necessario per un segnale di percorrere da parte a parte la struttura e di tornare con la risposta, questo indipendentemente dalla qualità dell’elaborazione, ma in accordo con il teorema di Margolus – Levitin per il quale il tempo T occorrente per invertire un bit dipende dalla quantità di E energia che si applica. Maggiore è l’energia minore è il tempo, consegue l’economicità di una serie di strutture minori elaboranti in parallelo, in cui si può avere il paradosso di una elaborazione più veloce della comunicazione.

         L’energia immessa se non incrementata tende a decadere verso uno stato di equilibrio preliminare all’esaurirsi delle funzioni strutturali secondo un rotolare verso minimi progressivi, tranne eventuali rimbalzi momentanei ed occasionali, secondo la teoria di Hubbert la crisi all’interno di un sistema non inizia quando l’energia finisce bensì nel momento in cui la domanda di energia è in equilibrio con il massimo possibile dell’offerta, raggiunto il “picco” il sistema precipita in una crisi sempre più rapida e incontrollabile.

 Anche l’espandersi di vecchie strutture viste dall’interno non sono altro che nuove strutture riflesso di vecchie immagini, occorre tuttavia tenere ben presente che ai sensi della prima legge del calcolo quantistico l’elaborazione per quanto infinitesimale richiede energia pertanto non esiste il costo zero in qualsiasi cambiamento di stato.

         L’esaurirsi di ogni bolla genera nuove bolle attraverso lo scorrere di conoscenze e risorse, quello che implode non è altro che la struttura esterna con le scorie, ossia l’energia degradata della stessa, il recente universo dell’informatica nato dall’esaurirsi dell’elettromeccanica.

         Consegue l’importanza del metodo del trasporto dell’informazione da una struttura collassante ad un’altra, si possono teorizzare da un punto di vista fisico due metodi: uno di HorowitzMaldacena, l’altro di Strominger – Vafa. I primi hanno teorizzato un fenomeno quantistico per cui le proprietà di due o più sistemi sono correlate a distanza di spazio e di tempo mediante l’entanglement, mentre i secondi hanno ipotizzato che l’informazione che cade in un buco nero ( struttura collassata ) è immagazzinata e verrà liberata.

In termini strutturali gli elementi che si trovano intrappolati in strutture collassanti non perdono l’informazione ma la trasmettono all’esterno sia durante il collassamento che una volta avvenuto il collasso, la prima ipotesi è la più interessante in quanto evidenzia che durante il blocco implosivo l’informazione esce ugualmente attraverso i collegamenti esistenti tra elementi costituenti  strutture anche lontane tra loro.

         Come nel macro vi sono una realtà di bolle in espansione, altrettanto nel micro il singolo individuo visto come punto nella struttura non è in realtà che uno spazio nascosto (universo) carico di forze interagenti fra loro e con l’esterno, come nel modello fisico della teoria delle stringhe e di Kaluza – Klein.

         Ogni sottouniverso può essere inconsapevole dell’esistenza degli altri sottouniversi ognuno con proprie leggi, consegue chiaramente la difficoltà di un controllo efficace a meno di ridurlo a limitati settori.

         Preliminare al controllo è l’informazione ma colui che la riceve può non decodificarla o addirittura non recepirla. La stessa struttura di controllo può falsare l’osservazione con l’indurre l’osservatore a credersi al centro del punto di osservazione, in realtà lui vede una linea dell’orizzonte piatto che non sussiste in quanto a ben vedere è increspata come conseguenza di un moto esterno al campo visivo. Il moto della vela all’orizzonte (orizzonte degli eventi)  è solo apparentemente parallelo all’osservatore.

         La nostra visione bidimensionale, normativo - finanziaria, è del tutto inefficiente per una visione biologica della struttura, occorre pertanto possedere una tridimensionalità  dell’osservare con uno sguardo sul proprio settore di osservazione ed uno sullo scenario su cui agisce l’oggetto osservato consapevoli degli ulteriori elementi esterni allo scenario stesso e sapendo con umiltà che il nostro è solo uno dei possibili punti di osservazione.

Dobbiamo considerare che la struttura come la materia ha memoria di ciò che è stato, ma altrettanto contiene memoria di ciò che potrebbe essere registrando ed elaborando informazioni.

         L’analisi normativo – finanziaria ha un valore di blocco come fotografia degli eventi accaduti, vi è pertanto una registrazione del passato con chiare funzioni sanzionatorie repressive e solo possibili valenze revisionali probabilistiche tramite trend, viene a mancare l’esame della memoria del futuro prossimo di cui il soggetto in esame è causa analizzandone il vissuto.

 Fondamentali in questa analisi sono i sistemi a rete quali conduttori di informazioni, solo dalla connessione fra le reti può esplicarsi la variabile nascosta dell’informazione e far emergere i depositi di memoria delle strutture e delle aree in esame.

         Di quanto finora osservato se ne può avere chiara, anche se parziale dimostrazione, con l’esame delle novità previste dall’Erm (Enterprise risk management). Viene ribaltata l’ottica del controllo interno e in particolare del suo rapporto con la valutazione del rischio, che da un semplice mezzo per migliorare l’efficacia del controllo diventa obiettivo stesso del controllo con lo specifico fine di ridurlo.

 Il controllo mantiene il fine di migliorare le possibilità di conseguimento degli obiettivi, ma lo fa attraverso una attenuazione del rischio che minaccia il conseguimento dell’obiettivo, ne deriva una valutazione sulla tollerabilità del rischio attraverso la sua probabilità e la rilevanza dell’impatto, con l’ulteriore conseguenza della necessità di determinare il livello di rischio accettato dall’organizzazione questo a seguito di una individuazione e valutazione dei rischi.

 Si tende, in altre parole, a valutare la vulnerabilità della struttura quale fonte del rischio, vulnerabilità che potrà essere interna al sistema ( primaria ) o esterna per accumulo di stress ( secondaria ).

         Acquista in quest’ottica particolare rilevanza la conoscenza della realtà strutturale, allargata alla sua storia e cultura, tutte circostanze che nel definire lo scenario permettono di valutare il costo del controllo in rapporto all’utilità delle informazioni ricevute per abbattere il livello di rischio, che a sua volta dipende dal risk appetite dell’organizzazione.

         Dobbiamo considerare che le modifiche alla conoscenza empirica sono parte del carattere evolutivo, pertanto non vi è nessuna conoscenza assoluta ma solo conoscenze perfettibili definite evolutivamente da una serie di dubbi.

         Evitare, quindi, in una attività conoscitiva il confronto con la realtà è spingere il pensiero verso forme predefinite sostanzialmente dottrinarie e pertanto inutili se non dannose.

         In questo fondamentale rapporto tra livello del rischio e dubbi, si pone la difficoltà di inserimento, ad esempio, nella pubblica amministrazione di sistemi di audit interno calibrati a prevenire le anomalie nelle attività dell’amministrazione e non limitati ad aspetti puramente finanziari o repressivi di comportamenti non in linea con le norme, come del resto previsto dalle varie riforme organizzative succedutesi a partire dalla L. n. 29/93; per non parlare della nascita nel corso degli anni ottanta e novanta delle molte Authority di regolamentazione e controllo quali l’Antitrust (L. n. 287/90), il Garante dell’editoria (L. n. 416/81), l’Autorità per la vigilanza sui Lavori Pubblici (L. n. 109/94), l’Autorità per l’Energia elettrica e il gas (L.n. 481/95), l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (L. n. 249/97), in cui si pone l’accento sull’ambiente nel quale operano le varie strutture le quali, come una normale  massa, non solo modificano le altre strutture con cui interagiscono bensì lo stesso spazio a loro circostante con conseguenze in alcuni casi impreviste.

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

 

-              F. Marchesini, Dal moto perpetuo ai motori browniani, in Le Scienze, novembre – dicembre 2004;

-              G. Musser, Aveva ragione Einstein ?, in Le Scienze, novembre – dicembre 2004;

-              AA. VV. , Fine della Guerra, Limes 4/2024;

-              Greene Brian, L’universo elegante, Einaudi;

-              F. Tatò – R. Ruggieri, Essere competitivi, Baldini & Castoldi;

-              Gordon Donaldson, Ristrutturare l’azienda, Baldini & Castaldi;

-              C. Dannett Daniel, L’idea pericolosa di Darwin: l’evoluzione e i significati della vita, Bollati Boringheri;

-              D. Goostein, Il mondo in riserva. Energia Clima. Il futuro della civiltà, Università Bocconi;

-              Von Baeyer Hans Christian, Information: The New Language of Science,  Harvard University Press.