La
Campagna di Russia ha una bibliografia veramente consistente, nel quado di
quella ancora più ampia della partecipazione dell’Italia alla Seconda Guerra
mondiale. In questo primo volume indichiamo quella riferita per lo più agli
anni dal 1951 fino alla fine della guerra, in pratica nel momento in cui gli
avvenimenti si stavano succedendo. Quindi vi sono pubblicazioni che risentono
della propaganda delle due parti in lotta e le prime ricostruzioni degli
avvenimenti ad opera di coloro che subito sentirono il desiderio di rendere
edotti gli Italiani di quello che era succeduto nelle lontane steppe russe. Con
la crisi armistiziale iniziò poi quella triste stagione in cui moltissimi appartenenti al vertice
monarchico-fascista voleva far conoscere
la propria esatta posizione, con la
edizione di “memoriali” che avevano lo scopo di autoassolversi e quindi di dare
la colpa di quanto accaduto “ad altri” ovviamente lontanando da se ogni
responsabilità. Su questo filone della “autogiustificazione” si innesta la
memorialista vera e propria di coloro che furono partecipi degli avvenimenti e
quindi testimoni, con tutte le riserve del caso in quanto il “testimone” porta
la sua personale esperienza, ma non ha una visione d’insieme degli avvenimenti.
Questa indicazione della bibliografia edita riportata sia al termine di ogni
volume che nel volume finale degli Indici ha lo scopo di confrontare i
documenti presentati con quanto poi ogni autore nella sua opera ha presentato
al fine di un confronto tra le fonti che si ritiene quanto mai utile. L’anno di
edizione dell’opera è quindi molto importante, per questo nei volumi singoli la
bibliografia è riporta in modo classico, ovvero per ordine alfabetico
dell’Autore, mentre negli indici, oltre ovviamente a tutta a bibliografia
citata nei volumi, verrà presenta per anno di edizione.
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